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Quello che poteva essere… lo sarà mai?

Non solo le delusioni sul campo, Gomez rappresenta un tentativo fallito di fare il salto di qualità da parte dei DV…

Redazione VN

Quello che è stato, quello che forse sarebbe potuto essere in futuro ma soprattutto ciò che poteva essere ma non è stato. La storia di Mario Gomez a Firenze ricalca quella degli antieroi del calcio. Uomini attesi come se li mandasse la Divina Provvidenza che invece si sono rivelati fragili, poco incisivi e non particolarmente determinanti. Forse li si potrebbe semplicemente definire umani, con tutti i limiti del caso. Gomez non ha funzionato, la Fiorentina ha deciso di accompagnarlo all'uscita scegliendo di risparmiare, almeno, sull'ingaggio futuro. La bontà dell'operazione, se non per questo aspetto, si potrà valutare soltanto tra un anno quando il Besiktas eventualmente proverà a riscattarlo.

Nel frattempo però il tempo lo si può ingannare agilmente cercando di distaccarsi per un attimo dalla rendita del tedesco per guardare nel complesso cosa significava, nell'estate 2013, acquistare Mario Gomez per una società come la Fiorentina. In termini economici molto, basta sommare i circa 18 milioni per il cartellino a quelli dell'ingaggio, al netto degli aiuti arrivati dagli sponsor, e si arriva subito ad una cifra superiore ai 25 milioni. Una cifra significativa per una piazza come Firenze, la più piccola delle grandi piazze del calcio italiano.

Con l'acquisto del tedesco la gestione Della Valle aveva tentato il tanto decantato salto di qualità, invocato a più riprese ma non arrivato fino all'arrivo di super Mario. Gli infortuni, lo scarso inserimento nel modello di calcio italiano e in quello di Montella hanno fatto il resto. Praticamente tutto. Un mix di sciagure ha vanificato lo sforzo più ingente fatto dai fratelli marchigiani. Una beffa, senza girarci troppo intorno. Il mercato offrirà certamente spunti e possibilità di riscatto. Un nuovo Mario Gomez da qualche parte c'è, va "solo" individuato e inseguito. Eventualmente acquistato. Sempre se si correrà di nuovo il rischio imprenditoriale di mettere in piedi un'operazione di mercato così complessa e rischiosa. Uno scenario che, ad oggi, appare assai remoto.

STEFANO ROSSI

Twitter @StefanoRossi_

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