Quarant'anni di amicizia da festeggiare in una domenica speciale. Gemellate dal lontano 1973, le due tifoserie si ritroveranno al Bentegodi a 12 anni di distanza dall'ultima volta: Verona-Fiorentina in serie A infatti non si gioca dalla triste stagione 2001/02, che per entrambi i club valse la retrocessione in B. Tra fallimento viola e crisi gialloblu, il derby dell'amicizia poi si è rigiocato solo in B (era il 2004), ma farlo nella massima serie e con due squadre lanciate nella parte alta della classifica sarà tutt'altra cosa. Ma se il gemellaggio col Torino nasce dalla rivalità con la Juve, come nasce quello con la città di Romeo e Giulietta? Per rispondere serve riavvolgere il nastro della memoria e tornare a 40 anni fa, quando gli scontri tra ultras erano all'ordine del giorno.
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Quarant’anni da «fratelli» La partita delle curve
Quarant’anni di amicizia da festeggiare in una domenica speciale. Gemellate dal lontano 1973, le due tifoserie si ritroveranno al Bentegodi a 12 anni di distanza dall’ultima volta: Verona-Fiorentina in serie …
Divise politicamente (la curva veronese ha radici di destra, mentre quella viola è da sempre apolitica) le due tifoserie avevano un rapporto quanto meno difficile, spesso condito di zuffe, prima e dopo le partite. Tra i ricordi di chi c'era, si narra di un noto leader della Fiesole (Stefano Biagini, detto «Pompa») che entrò nella curva veronese a bordo di un motorino «preso in prestito» per l'occasione tra uno di quelli posteggiati all'esterno dell'impianto sportivo. Entrò seguito da tutti i fiorentini, scatenando baruffa in quantità. I continui scontri però, anziché creare rivalità sempre più accese, generarono stima tra le due parti per la lealtà sempre mostrata. Fino alla decisione dei capi ultras di arrivare ad un accordo di tregua, amicizia e non belligeranza che portò al gemellaggio. Da allora, nonostante le divisioni politiche, furono solo rose e fiori, con la Fiesole che ricordò con una coreografia lo scioglimento delle Brigate Gialloblu e le bandiere dell'Hellas sempre nella curva viola. Domani, finalmente si replica. Prima della gara gli ultras pranzeranno insieme, giocheranno a pallone e si scambieranno bandiere. Perché, come dicono a Verona, «Viola e Butei saranno per sempre fradei».
Corriere Fiorentino
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