Se la Fiorentina nella scorsa sessione estiva di calciomercato ha provato a trovare il suo sostituto, non è difficile capirne il perché: David Pizarro è ancora un punto di riferimento fondamentale per il gioco di Vincenzo Montella. E' il cervello ed il fulcro di un centrocampo, quello viola, dotato di ottimi interpreti che però non riescono ancora a svolgere il compito del cileno in caso di assenza. Che sia per un'espulsione di troppo causata da proteste nei confronti, oppure per qualche acciacco fisico e muscolare all'età di quasi 35 anni, poco cambia. Montella ha provato più volte a trovare il vice-Pizarro in casa: prima con Bakic e poi adattando Aquilani nel ruolo di regista. I risultati non sono stati così soddisfacenti, anche se il lavoro del tecnico campano continuerà anche la prossima stagione. Quando la dirigenza viola, capite le intenzioni del Pek, deciderà se intervenire sul mercato per aggiudicarsi il futuro regista viola. Non a caso si era fatto sempre più insistente il nome di Marco Verratti: un profilo affascinante ma molto costoso (senza contare una concorrenza agguerrita).
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Quanto pesa l’assenza del Pek…
Qualche discussione di troppo e giocate azzardate in fase difensiva
Quel che è certo, però, è che il peso dell'assenza di Pizarro si riflette sul centrocampo viola quest'anno come nella scorsa stagione. Prendete le ultime due partite, saltate per un problema di lombosciatalgia, quelle contro il Milan e la Sampdoria. Qualcosa là in mezzo non è andato per il verso giusto, il gioco risulta meno fluido e l'attacco servito con più difficoltà del dovuto. Perché Pizarro potrà commettere anche qualche errore (leggi: i suoi dialoghi "accesi" con la classe arbitrale), potrà incantarsi più del necessario in giocate di qualità (il classico movimento alla Pek, per liberarsi dell'avversario), però il suo gioco rimane troppo importante per una Fiorentina che senza di lui fatica e non poco. Contro l'Udinese il cileno potrebbe tornare in mezzo al campo dopo i postumi dell'infortunio e, stavolta, tutta la squadra potrebbe beneficiarne.
MATTEO DOVELLINI
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