Sì, la sfida con la Juventus è la partita più attesa dell’anno, quella da cerchiare con la matita rossa sul calendario, quella che accende l’animo dei tifosi più di ogni altra, insomma è la Partita con la P maiuscola. Magari per gli juventini è una gara come le altre, però a ventiquattro ore la tensione comincia a salire e cominciano i riti scaramantici che si fanno alla vigilia, da curare in ogni minimo dettaglio onde evitare che qualcosa possa andare storto. Duemila tifosi viola seguiranno la squadra in trasferta – sborsando ben 40 euro – e tutti gli altri saranno incollati alla tv e alla radio per seguire ogni istante del match.
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Provinciali, ma signori
La vittoria lancerebbe i viola in piena zona europea (COMMENTA)
Ok, tutto ciò può sembrare provinciale come ha ribadito il tecnico della Juve Antonio Conte (che sarà squalificato ma non assisterà alla partita dallo skybox alla per paura di linciaggi o atti incresciosi come lasciava presagire l’andata al Franchi) ma queste sono le emozioni che il tifoso viola prova prima del match con la Signora. Ok siamo provinciali ma i tifosi non hanno mai visto il signor Montella inveire contro l'arbitro a fine partita, per esempio a Udine dove 2 gol su 3 erano viziati da evidenti offside.
Sul campo la Fiorentina ha però dimostrato di essere tutt’altro che provinciale, e proprio all’andata ha messo a nudo le difficoltà della Juventus, mancando solo in quel particolare maledetto che è il gol. Ebbene sì, anche il più sfegatato bianconero ha ammesso che la Fiorentina in quell’occasione avrebbe meritato di vincere, salvo poi tenersi ben stretto il punticino al fischio finale.
Risultato che andava strettissimo alla Fiorentina che a campo invertito sicuramente ci riproverà, per fare l’impresa e lanciare la volata all’Europa (magari dalla porta principale) dando un segnale forte a Milan, Inter e Lazio dirette rivali. Perché questa squadra non ha niente da invidiare a nessuno, ma per scaramanzia è meglio volare basso e rimanere provinciali. Conte docet.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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