Come la stagione di Bernardeschi abbia preso il via è cosa ormai nota: era confuso, disse Sousa a settembre. Salvo poi iniziare a dargli maggiore fiducia, ed osservare nelle sue prestazioni un netto salto di qualità con l'arrivo dell'autunno. Ben 11 gol e 5 assist tra campionato ed Europa League nel periodo che è andato dalla fine di settembre alla sosta natalizia, e una centralità mai vissuta prima di quel momento all'interno della squadra. In quei mesi di partite non ne saltava mai, letteralmente.
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Provaci ancora, Fede!
Un inizio di stagione in chiaroscuro, poi l'esplosione con l'arrivo dell'autunno. Adesso, complice una serie di assenze che lo hanno rallentato, il rendimento di Bernardeschi sta vivendo una fase di stallo
Il 2017 sembra invece non avergli giovato più di tanto. Anzi, dopo un inizio più che positivo (assist in campionato contro la Juve, gol decisivo in Coppa Italia contro il Chievo) il suo score realizzativo si è fermato al solo centro messo a segno su rigore nella gara di febbraio contro l'Udinese; una rete inutile ai fini del risultato, peraltro. Il risultato? Un netto scivolone nella classifica dei marcatori e un calo più o meno evidente dell'indice di pericolosità della squadra, che su di lui ha sempre fatto grande affidamento.
Dal primo giorno di febbraio (quando i viola erano di scena a Pescara), Bernardeschi ha saltato ben 5 partite, le sue prime dall'inizio della stagione: due per squalifica (Pescara appunto, e Milan) e tre per quell'infortunio che lui stesso ha definito 'raro' (Torino, Crotone, Bologna). Sono cinque anche le presenze negli ultimi due mesi e mezzo, per un totale di appena 337 minuti giocati - perlopiù senza arrivare mai al 90'. Un periodo di scarsa continuità che ha sin qui pregiudicato il finale di stagione di uno degli elementi chiave della rosa a disposizione di Sousa. Senza tener conto delle voci dei maliziosi che lo vorrebbero già con la testa altrove, tra Milano (sponda Inter) e l'Inghilterra.
Oggi torna in campo, lo fa contro l'Empoli dopo la prova più sufficiente di Marassi. Che sia la volta buona per vederlo tornare decisivo? La speranza non può che essere naturalmente quella: provaci ancora, Fede!
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