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Prossimo CDA: Fiorentina al bivio?

Il futuro è adesso. Nel mese di aprile, indipendentemente dall’esito della finale di Roma, si deciderà cosa fare della Fiorentina. Non sappiamo se sarà un vero e proprio CDA o un …

Redazione VN

Il futuro è adesso. Nel mese di aprile, indipendentemente dall'esito della finale di Roma, si deciderà cosa fare della Fiorentina. Non sappiamo se sarà un vero e proprio CDA o un consiglio direttivo, ma i nodi da sciogliere (che stanno a cuore a tutti) verranno esaminati e le decisioni prese. Il discorso è complesso, ma sta di fatto che la Fiorentina, con 60 milioni di euro di monte ingaggi ha già praticamente raggiunto il tetto del 70% sul fatturato (imposto dal Fair Play finanziario). Rinforzarsi, a meno di non trovare un giovane e sconosciuto Messi, possibilmente con ginocchia sane, significa alzare ulteriormente il costo della rosa e per farlo serve un aumento ulteriore del fatturato. Finora l'incremento è stato rappresentato principalmente dalla cessioni di giocatori. Diciamo subito che, secondo chi scrive, per pareggiare il risultato dell'anno 2013 e mantenere inalterato il monte ingaggi, in assenza di giocatori cedibili a 30 milioni, significherebbe cedere i giocatori cardine a meno che anche quest'anno non si palesi un acquirente intento a strapagarne uno.

Cuadrado può portare da solo quella cifra nelle casse viola, ma il suo riscatto sarà decisamente oneroso, l'Udinese non vuol saperne di scendere sotto i 15 milioni (cifra che potrà essere mitigata cedendo ai friulani la comproprietà di Wolski). Al riscatto si aggiungerebbero i 7 milioni già versati ai Pozzo, e alla Fiorentina rimarrebbe un saldo attivo di 8. In questo senso, la situazione dei rinnovi di Rodriguez e Valero tiene tutti col fiato sospeso. Il protrarsi dell'attesa li colloca, al momento, in rampa di lancio quali indiziati numeri uno per rimpinguare le casse. Lo stesso Pradè non conosce il suo destino (anche se c'é chi ventila un accordo verbale già raggiunto) e non può completare alcuna operazione quando, con Montella, avrebbe già individuato almeno due grossi calibri da inserire in organico.

Spifferi provenienti da Viale Fanti vogliono il tecnico viola non esattamente entusiasta della situazione. Cosa possiamo aspettarci dal prossimo consiglio? La speranza è quella di veder lievitare una o più di tutte le altre voci a bilancio che riguardano i ricavi: un grande partner/sponsor legato allo sblocco della costruzione del nuovo stadio sarebbe l'ideale per garantire costanza di crescita e relativa stabilità.

Da tutto il resto, tra botteghino, sponsor tecnico, proventi pubblicitari, merchandising e licensing, almeno a breve, non verrà fuori niente di nuovo.

Sembra un vicolo quasi cieco ma i Della Valle non sono soliti fermarsi davanti agli ostacoli; inoltre con Milan e Inter in difficoltà, Roma e Napoli non lontanissime, l'occasione è ora. Il futuro è adesso.

MARCO MEUCCI