Progetto Fiorentina, via alla “terza fase” del lavoro

La terza fase per la terza estate del "progetto Fiorentina". Inteso come nuovo ciclo aperto nell'era post Mihajlovic-Delio Rossi con Montella in panchina e il duo Pradè-Macia dietro la scrivania. Un percorso ambizioso e programmato nel medio periodo che, pure, ha dato risultati importanti fin dalla prima stagione. Quella della ricostruzione, il punto di partenza. Squadra resettata quasi del tutto e gruppo completamente rinnovato con una nuova, almeno per il calcio italiano, idea di gioco, fatta di palleggio, divertimento e mentalità offensiva. Un anno fa è scattata la seconda fase: inserire nel contesto viola alcuni pezzi di qualità e di caratura internazionale (Giuseppe Rossi e Mario Gomez) per far crescere da un lato il livello tecnico dell'organico e dall'altro l'immagine della Fiorentina all'estero.

In questo mercato, che ancora stenta a decollare, è previsto il terzo step. Che cosa significhi per i dirigenti viola lo ha spiegato, per sommi capi, il direttore tecnico Eduardo Macia nel corso dell'incontro andato in scena a Moena qualche giorno fa. L'obiettivo primario è quello di migliorare l'aspetto caratteriale della rosa a disposizione di Montella. Magari non ci saranno "colpi" ad effetto (a meno di una cessione di Cuadrado) ma arriveranno giocatori con spiccate doti di temperamento e di personalità. In questa categoria rientra a pieno Josè Maria Basanta, descritto dai dirigenti come un acquisto "molto importante", da Montella come "un titolare" e per arrivare al quale, convincendo (quasi) il ricchissimo presidente del Monterrey, è stato fatto un lavoro lungo qualche mese. L'argentino, salvo intoppi imprevisti, porterà dunque carattere alla difesa della Fiorentina e lo stesso si cercherà di fare a centrocampo con 1/2 pedine che rispondano a questi requisiti. Per rendere la squadra viola più completa con tanta sostanza, oltre alla qualità tecnica che già non manca.

SIMONE BARGELLINI

twitter @SimBarg