Niente da fare. La Roma sbanca il Franchi per 1-0 e si conferma la bestia nera della Fiorentina targata Montella.
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Problemi d’attacco
Pessima serata per Matos, Ilicic e Matri contro la Roma
Nel ko con i giallorossi a risaltare maggiormente agli occhi è stata la leggerezza e la scarsa incisività dell’attacco gigliato. Alla vigilia sembrava che Matri dovesse partire dall’inizio, ma l’Aeroplanino ha sorpreso tutti schierando titolare Matos. Il brasiliano si è visto raramente nel corso della gara, anche se non era affatto facile farsi largo nella difesa capitolina, la migliore della Serie A con appena diciannove gol subiti e ben guidata nel mezzo da Castan e Toloi. Da lui, però, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Il calciatore classe 1993, invece, non ha praticamente mai messo in difficoltà la retroguardia ospite, anche perché raramente ha giocato da attaccante vero, dentro l’area di rigore. Il classico nove per intendersi. Preferiva, piuttosto, partire da fuori, da quella posizione defilata probabilmente più consona alle sue caratteristiche tecnico-tattiche. Pochi palloni toccati, nessun dribbling e nessun tiro verso De Sanctis. Troppo lontano dalla porta giallorossa e continuamente sovrastato dai difensori avversari quando chiamato in causa.
Entrato ad inizio ripresa al posto del numero 30 viola, Matri ha dato maggior fisicità all’attacco della Fiorentina, ma non abbastanza da impensierire la retroguardia romanista. Sui tanti – e spesso – imprecisi cross provenienti dalle fasce non è mai riuscito a rendersi pericoloso, se non nel finale in occasione della carambola su Toloi. Ammonito per proteste da Mazzoleni, salterà la trasferta di Bologna di sabato prossimo. L’atteggiamento molle e poco convinto della squadra, però, non lo ha certamente aiutato.
Male anche Ilicic, schierato trequartista. Dello sloveno si ricordano solo la punizione altra sopra la traversa al 33', il tiro dal limite al 43' e l'assist a Savic al 26' del secondo tempo. Nella ripresa ha sbagliato quasi tutto ed è uscito tra i fischi del pubblico al 73’. Continua la sua stagione contrassegnata da poche luci e tante ombre. Sembra il lontano parente di quello ammirato a Palermo e la sensazione è che i tifosi stiano perdendo la pazienza con lui.
Per tutti e tre, insomma, un match da dimenticare, come testimoniano anche le pagelle di Violanews.com (Leggi qui). Tra due settimane ci sarà la finale di Coppa Italia, la "musica" dovrà necessariamente cambiare per la partita più importante dell'anno.
STEFANO NICCOLI
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