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Montella chiama, Mati Fernandez risponde presente (COMMENTA)

Redazione VN

Ai giocatori stranieri che arrivano in Serie A e "toppano" il primo campionato viene riconosciuto l'alibi delle difficoltà che il torneo, ritenuto tra i più insidiosi, comporta. Di conseguenza viene concessa agli atleti la possibilità di smentire tutti nella seconda stagione dopo la quale si arriva alla sentenza inappellabile: se le difficoltà continuano il giocatore viene bollato come bidone, altrimenti supera la prova ed i problemi iniziali rimangono un ricordo. Al di là di queste facezie da Bar Sport, Mati Fernandez sta vivendo la sua seconda opportunità a Firenze. Il potenziale e la classe non sono mai state in discussione quanto la capacità di dimostrare sul campo tutto il suo valore. Montella ha grande stima del cileno e lo ha ammesso in pubblica piazza definendolo come il dodicesimo uomo della squadra. Insomma, un titolare anche se spesso costretto a partire dalla panchina.

Ieri Mati ha giocato più avanti rispetto alla linea mediana anche se il suo contributo è stato fondamentale pure in fase di recupero: non è un caso che l'azione del suo gol l'abbia propiziata lui stesso con un pallone soffiato all'impreciso Denis e poi insaccato dopo la traversa di Wolski. In queste prime uscite i segnali lanciati dal cileno sono incoraggianti. Ad essere cambiato è il suo atteggiamento in campo: determinato, risoluto e non più spaesato e avulso dal gioco come nella passata stagione. Certo, si tratta di impressioni, di Settembre peraltro, che sono comunque positive e fanno ben sperare. Per sua fortuna, ma anche della Fiorentina, Pizarro è rimasto in viola anche quest'anno e la sua presenza è d'aiuto in campo e fuori. I due cileni infatti sono molto amici e si frequentano anche fuori dal mondo del lavoro: un campione come il Pek è un alleato sul quale fare affidamento. Campionato, Europa League e Coppa Italia: le occasioni non mancheranno.

STEFANO ROSSI

Twitter @StefanoRossi_