Pjanic sì e Asamoah no: la strana miopia dell’Inter. Piangere dà i suoi frutti…

Sono passati mesi, eppure rimbomba ancora l'eco di quel mancato (secondo) cartellino giallo a Pjanic in Inter-Juventus dello scorso campionato. Un'espulsione sacrosanta, quanto lo era quella ieri di Asamoah contro la Fiorentina. Eppure Spalletti, che poche ore fa rigettava qualsiasi considerazione arbitrale e ometteva totalmente questo episodio, il 29 aprile scorso ci si soffermò eccome: "L'ammonizione di Pjanic è sotto gli occhi di tutti, non so come mai non sia stata data", disse. Ieri invece il tecnico nerazzurro ha raccontato che l'Inter ha meritato di vincere perchè ha avuto "lo stesso numero di occasioni da gol". A parte che in tal caso sarebbe giusto il pareggio - o no? - ma secondo i dati della Lega Serie A i tiri in porta sono stati 8-3 per la Fiorentina. Non proprio le stesse.

Di certo i nerazzurri sanno bene che piangere serve e anche in questa stagione hanno iniziato già alla prima giornata, lamentandosi a più riprese per un rigore non concesso con una dinamica molto simile a quella di ieri tra Politano e Chiesa. Passando per un mancato penalty a favore contro il Parma (che obiettivamente c'era) fino ai due gol annullati - giustamente - contro la Sampdoria. E così è andata a finire che contro la Fiorentina hanno raccolto... i frutti. Ma stavolta anche Cognigni e co. si sono fatti sentire, alzando la voce e chiedendo rispetto. Chissà che non possa servire per il futuro. LA MOVIOLA DEI QUOTIDIANI: FIORENTINA PENALIZZATA