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Pioli: “Stagione positiva, nessun rimpianto. Badelj? Deciderà a breve il futuro, Sportiello…”

Le parole del tecnico viola Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Fiorentina

Redazione VN

Alla vigilia di Milan-Fiorentina, ultima giornata di campionato, nella sala stampa Manuela Righini del Franchi ha parlato il tecnico viola Stefano Pioli:

"Il bilancio della stagione? I voti non mi piace darli, non ho mai preso voti alti. La stagione è positiva, abbiamo rispettato le aspettative, volevamo gettare le basi per una squadra solida e mettere in condizioni i giocatori di migliorare. Abbiamo fatto un buon lavoro e ce n'è tanto da fare, ma dando il massimo tutti i giorni da parte dei miei giocatori sono orgoglioso: l'importante era gettare le basi per costruire la Fiorentina del futuro. Se ci chiedevano ad inizio stagione di arrivare ottavi o noni non in molti se lo sarebbero aspettato.

Rinforzare la squadra? Abbiamo aspettato a confrontarci perché eravamo troppo concentrati sulla lotta all'Europa League. Le mie indicazioni su cosa servirà e su cosa è mancato le ho fatte, non siamo partiti da zero ma quasi e se vogliamo migliorare servono giocatori giusti al posto giusto e avere unità d'intenti sul progetto tecnico da portare avanti. Al di là delle caratteristiche, serviranno giocatori di personalità.

Badelj? La società ha fatto un'offerta e il giocatore deciderà entro la prossima settimana, sapete tutti quanto sarei contento se rimanesse non solo per l'apporto che dà sul campo ma per la guida che è nello spogliatoio. La società dice che non c'è bisogno di vendere, anche se so benissimo che il mercato porta situazioni nuove, è lungo e non posso promettere niente. Mi piacerebbe portare avanti il lavoro che stiamo facendo e quasi tutti hanno ancora margini di miglioramento, perché molti sono giovani e alla prima stagione in Italia: c'è materiale grezzo sul quale lavorare.

Trequartista? A me piace partire con un modulo sul quale appoggiarsi, poi muoversi di conseguenza durante l'anno. Punti persi con le piccole? Abbiamo vinto con Benevento, Chievo, Crotone, Bologna, in particolare in casa con le cosiddette piccole. In questo campionato bastava una vittoria in più per essere in lotta fino all'ultima giornata. L'aspetto che ho visto è che a volte è mancata la giocata di un singolo. Abbiamo vinto le partite giocate bene, le squadre forti devono vincere anche quando non sono in giornata e stiamo cercando anche individualità che risolvano le partite con un tiro da fuori. Se il campionato fosse iniziato a settembre potevamo andare in Europa, perché la squadra è stata assemblata tardi, ma quelle due partite iniziali ci hanno condannato. La squadra è cresciuta nelle sconfitte.

Sportiello? Il ruolo del portiere è importante, è una decisione che nei prossimi giorni prenderemo. L'errore che non rifarei? Tutte le scelte che si fanno sono discutibili e opinabili, quando non arriva il risultato si punta il dito contro l'allenatore. La prossima stagione faremo più attenzione al ritorno dalla pausa, non abbiamo reso come dovevamo.

Giocatore sorpresa? Veretout non lo conoscevo pur avendolo visto al video tante volte. Già dalla prima amichevole a Lisbona ha fatto vedere che giocatore è, può essere ancora più determinante in fase offensiva nonostante abbia già segnato tanto con assist e inserimenti. Ma ringrazio tutti, anche coloro che hanno giocato meno. Tutti andranno a Milano, Badelj e Laurini sono acciaccati ma porterò tutti, anche Veretout: farò giocare comunque la squadra migliore perché non sono rimasto soddisfatto dall'ultima e la squadra sarà la migliore possibile. Domenica abbiamo preso una grande botta, ma dobbiamo fare un ultimo sforzo e dimostrare il nostro valore.

Valencic? Vedremo se avrà possibilità di giocare, è un giocatore semplice. Rimpianti? Non è responsabilità degli operatori di mercato, siamo arrivati lunghi ma rinnovando 15-16 giocatori era normale. Già da Moena ero tranquillo, sapevo che avremmo costruito una squadra competitiva. Avere il rimpianto per non essere in Europa League è un successo.

Biraghi? E' cresciuto tanto, prenderà consapevolezza delle sue qualità, ha dimostrato di essere un giocatore di qualità. Tutti credono nel lavoro che stiamo facendo, non ci sarà bisogno di una nuova rivoluzione, ma sei squadre saranno comunque superiori a noi anche se abbiamo ambizione. Vogliamo puntare a traguardi alti, l'anno prossimo l'obiettivo sarà entrare in Europa. Se la società prometterà ambizioni importanti e farà investimenti importanti sarò l'allenatore più contento del mondo: datemi una Ferrari e dimostrerò di saperla guidare.

Partire con la rosa completa il 4 luglio? E' impossibile, non mi è mai successo in quindici anni da allenatore, ma avremmo chiari i principi. L'anno scorso mettere insieme giocatori da ogni parte del mondo ci ha fatto pagare pegno, ma ne parleremo con la società. Se non al 100% spero che la squadra che parte per Moena sia almeno al 70%. I direttori Corvino e Freitas dovranno lavorare molto, alcuni ruoli sono da sistemare.

La squalifica di Murelli? C'è stato uno scambio di persona, ma non credo che ci siano i tempi per il ricorso. Io invece sono stato espulso perché sono uscito dall'area tecnica, ma per fortuna sarò in panchina insieme a lui. La stagione più complicata? Sì, ma non lavoro per un anno in più di contratto".

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