Non solo Luca Toni. Nel gioco degli ex di Verona-Fiorentina, match in programma domenica pomeriggio al Bentegodi, sono numerosi gli ex viola che militano nella squadra di Mandorlini. C'è ad esempio Alessandro Agostini, esperto terzino che crebbe nel vivaio gigliato e poi approdò anche in prima squadra. Ma parliamo della Fiorentina pre fallimento, quasi una vita fa. Ben più recente è invece il trascorso di tre giovani passati da Firenze senza però trovare la consacrazione e che alla fine in Serie A ci sono arrivati. Ma altrove. Tre storie diverse tra loro, tutte targate Pantaleo Corvino.
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Il Verona e quelle tre pianticelle viola… sbocciate altrove
Non solo Toni: nel Verona ci sono anche alcuni giovani passati da Firenze e cresciuti altrove…
La prima, in ordine cronologico, porta a Davide Brivio, il più "anziano" dei tre. Classe '88 fu uno dei primi colpi del diesse salentino per il settore giovanile, nella sua prima estate viola nel 2005. Arrivò in comproprietà dall'Atalanta pagato circa 400mila euro, annunciato da Corvino come "il nuovo Maldini" (insieme a lui anche Tagliani "il nuovo Nesta" di cui si sono perse le tracce). In realtà nei due anni a Firenze, passati quasi interamente in Primavera, con appena 2 presenze in prima squadra, non riuscì a convincere Prandelli e alla fine nel 2007 furono i bergamaschi a riscattarlo per poi girarlo al Vicenza. All'Atalanta ci è poi tornato, dopo due stagioni al Lecce, per consacrarsi prima di approdare all'Hellas la scorsa estate.
Insieme a lui è arrivato il ben più giovane Pierluigi Gollini, portiere classe 1995. Provenienza Manchester United, club che nel 2011 lo aveva "strappato" alla Fiorentina - che lo aveva prelevato appena un anno prima dalla Spal - facendo infuriare il buon Pantaleo. Non fu il solo a scegliere la tratta Firenze-Manchester, per inseguire il sogno di arrivare ad indossare la maglia dei Red Devils: fece lo stesso percorso il difensore Michele Fornasier, tornato in Italia lo scorso anno alla Samp, dove fa panchina. Preferì restare a Firenze, invece, Federico Bernardeschi e sappiamo tutti come è andata a finire. Gollini in estate, a fine contratto, ha firmato per il Verona dove è il terzo portiere ma dove si è ritrovato titolare contro Genoa e Roma, per i contemporanei infortuni di Rafael e Benussi, facendo peraltro un'ottima figura.
Quando Gollini lasciava Firenze, in Primavera spuntava un certo Gustavo Campanharo, centrocampista dai piedi buoni classe 1992. Che arrivò in prestito dallo Juventude, facendo vedere fin da subito le sue buone qualità. A complicare le cose fu però un infortunio al ginocchio che lo tenne a lungo fuori causa e da cui fece fatica a riprendersi. Fu soprattutto per questo che la Fiorentina scelse di non riscattarlo facendolo tornare in Brasile l'estate successiva, nel 2012. Una stagione fatta di alti e bassi allo Juventude e poi il passaggio al Bragantino dove è diventato titolare e dove quasi casualmente, mentre visionava altri giocatori, lo ha notato il diesse Sogliano portandolo alla corte di Mandolini. Dove ha già collezionato 7 presenze in Serie A e domenica potrebbe ritrovarsi a contrastare Borja e company.
SIMONE BARGELLINI
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