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Piano con le parole

Il gioco al massacro del giorno dopo esplode nuovamente: dopo 'San Siro', anche il 'Franchi' lascia strascichi pesanti

Giacomo Brunetti

"Un gran baccano per dire... niente. Perché tra accuse, illazioni e aggettivi, le scorie di Fiorentina-Atalanta sono un passo indietro per tutti. È abbastanza oggettivo l'accaduto in occasione del calcio di rigore concesso per l'intervento di Toloi su Chiesa: il calciatore viola dribbla Hateboer e innesca il micro-contatto con il difensore nerazzurro. Valeri aggrava la decisione iniziale snobbando il VAR, dando adito alle polemiche e alterando il risultato, sebbene l'inerzia della partita non cambi a causa dell'episodio.

""Chiesa è un tuffatore", dice Gasperini. "Gasperini non si deve permettere", ribatte Pioli. "Tutto preparato dalla dirigenza della Fiorentina", punta il dito l'Atalanta. "Accuse gravi", controbatte la Fiorentina. E l'unico, vero contatto avviene a fine partita, quando alcuni giocatori e diversi dirigenti devono intervenire per sedare la discussione tra i due tecnici sul terreno di gioco.

"Paradossalmente, il carico delle accuse del giorno dopo cade in gran parte sul calciatore, non sull'arbitro, reo di aver sottovalutato la situazione. Certo, il gesto di Chiesa è interpretabile e, volendo, da condannare. L'azione, però, è etichettabile come "furbizia" (?). In questo caso, ma non sempre, il fine giustifica i mezzi? Eticamente, il classe '97 ha sbagliato, ma la direzione di gara dispone di uomini e mezzi sufficienti per giudicare l'accaduto, punire Toloi o il simulante. Che poi, in fondo, non simula. Insomma, sbagliano tutti. Anche coloro che straparlano.

http://www.violanews.com/stampa/la-moviola-rigore-o-no-su-chiesa-valeri-sbaglia-comunque-a-non-andare-al-var/

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