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Pensare ogni tanto alla Coppa Italia

A volte è un problema di esercizio mentale: se non ti alleni, poi arrivi impreparato e allora, anche se manca più di un mese alla ripresa della Coppa Italia, vale …

Redazione VN

A volte è un problema di esercizio mentale: se non ti alleni, poi arrivi impreparato e allora, anche se manca più di un mese alla ripresa della Coppa Italia, vale la pena di pensarci un po’. Non sempre, per carità, ma una volta al giorno, magari dopo i pasti, giusto per tornare con la memoria a momenti bellissimi della storia viola.

E senza neanche la pretesa di diventare inglesi, perché la coppa nazionale anglosassone (la FA cup), è la più antica competizione di calcio tutt’ora esistente, la prima edizione risale addirittura al 1872. L’aspetto più affascinante di questo torneo è l’imprevedibilità che esso riserva ogni anno, puntualmente infatti si verifica che squadre di 3°/4° divisione riescano a battere squadre di Premier League con partite memorabili che entrano per sempre nella storia dei club.

In Italia non c’è questa tradizione anche se da qualche stagione la Coppa Italia sembra aver acquistato più rilevanza. Forse perché garantisce l’accesso all’Europa (League); forse perché molte squadre che non possono ambire allo scudetto hanno qualche chance di vincere un trofeo, o forse perché può rivelarsi una vetrina importante per giovani promesse (un esempio recente: Balotelli è esploso proprio in Coppa Italia).

La Fiorentina vanta ben 6 Coppe in bacheca e la vittoria più recente nel 2001, coincide con l’ultimo trofeo portato a casa. Soltanto Roma (9), Juventus (9) e Inter (7) hanno vinto più Coppe Italia dei viola. Quest’anno la Fiorentina, a detta di tutti, gioca un calcio tra i migliori della serie A e ha senza dubbio un ottimo organico. Le partite di coppa potranno permettere, quindi, a Montella di dare spazio ad alcuni giocatori che di solito partono dalla panchina (Llama, Migliaccio, Savic, Olivera, Della Rocca), che avrebbero delle motivazioni in più per fare bene e convincere l’allenatore a cambiare le gerarchie.

Sulla carta quindi, la squadra potrebbe fare strada in questa competizione, ma osserviamo nel dettaglio il tabellone che attenderebbe i viola. Dopo aver battuto il Novara per 2-0 ad inizio stagione, la Fiorentina sfiderà la Juve Stabia il 28 novembre in gara unica che di disputerà al Franchi. Contro la formazione di Castellammare che milita in serie B (colma di viola in prestito come Agyei, Acosty e Seculin) non ci dovrebbero essere grossi problemi per i ragazzi di Montella.

Agli Ottavi, che si disputeranno a novembre, l'avversario sarebbe l’Udinese, anche in questo caso partita secca ma al Friuli. I bianconeri avrà appena archiviato le partite del girone di Europa League e, sulla carta, ha qualcosa in meno della Fiorentina (e il primo turno di campionato ha rappresentato un ulteriore testimonianza di ciò) che quindi ha le carte in regola per fare bene. A gennaio ci sono in programma i Quarti di finale, con ogni probabilità l’avversario sarà la Roma di Zeman (salvo sorprese di Atalanta o Cesena), cioè la squadra più imprevedibile del campionato. La sfida si terrebbe all’Olimpico, aspetto da non sottovalutare, ma la Fiorentina ha i mezzi per fronteggiare i giallorossi anche sul loro campo e presentarsi alle sfide con le big delle semifinali (andata/ritorno) e finale, gara secca all'Olimpico di Roma il 26 maggio 2013. Il cammino è lungo ma la speranza di potercela fare c’è, e come si sente dire spesso “sognare non costa nulla”.

ALESSANDRO GUETTA