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Pecci: “Alla Fiorentina si respira aria nuova”

Abbiamo intervistato in esclusiva Eraldo Pecci, ex giocatore che ha indossato la maglia della Fiorentina dall’1981 al 1985 nel ruolo di centrocampista, attualmente si occupa di edilizia dopo aver fatto …

Redazione VN

Abbiamo intervistato in esclusiva Eraldo Pecci, ex giocatore che ha indossato la maglia della Fiorentina dall'1981 al 1985 nel ruolo di centrocampista, attualmente si occupa di edilizia dopo aver fatto per anni il commentatore tecnico in trasmissioni televisive della Rai e di Mediaset e l'editorialista del quotidiano "Il Giorno". Più volte Pecci è stato nominato dai tribunali perito in merito alla valutazione del parco giocatori delle società. Con lui abbiamo parlato della sua ex quadra che aprirà la stagione affrontando questa sera alle 18 l'Udinese. Montella ha dimostrato di essere capace. La squadra è una scommessa e bisognerà vederla in campo. All'inizio della stagione i valori non sono ancora delineati. Se Jovetic dovesse essere ceduto un sostituto all'altezza è necessario.

Che cosa ne pensa di questa nuova Fiorentina: squadra molto cambiata rispetto alla scorsa stagione e con Montella in panchina?

"E' una vera scommessa, ma si respira un'aria nuova e c'è entusiasmo. Ora sarà interessante vedere cosa farà. Montella è un allenatore che ha fatto bene la scorsa stagione e si propone come realtà importante in ambito italiano. Per quel che riguarda la squadra sono arrivati giocatori importanti, anche dei nazionali, per questo dico che c'è molta attesa nel vederli agire in campo".

I problemi che c'erano l'anno scorso alla Fiorentina sono completamente superati?

"Come dicevo si respira un'aria nuova e poi è chiaro che se si vinceranno le prime partite anche questo aiuterà, se invece dovessero essere perse qualcuno che storcerà il naso ci sarà, ma questo è naturale. Intanto si respira aria nuova e buona e i primi tempi saranno comunque sereni".

L'apertura della stagione toccherà a Fiorentina e Udinese, sicuramente per i viola un impegno tosto stando al valore degli avversari.

"Tanto di cappello all'Udinese e a quello che ha fatto la società friulana in questi anni. Però sulle prime partite non si possono fare pronostici e non contano niente, il campionato inizia fra un mese, mese e mezzo e adesso può succedere di tutto: è più facile che la Juve vinca e il Pescara perda. Però oggi non si sono ancora delineati i valori, quindi, secondo me, fare pronostici è anche sbagliato".

A suo giudizio la rosa è completa o in questi ultimi giorni di mercato la società dovrebbe prendere qualche altro rinforzo?

"Non saprei, ma è chiaro che se venisse venduto Jovetic un sostituto deve essere preso, poi se Messi fosse ceduto e la Fiorentina avesse i soldi per comprarlo non dovrebbe lasciarselo sfuggire".

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