Il terzino della Fiorentna Manuel Pasqual, alla sua decima stagione in viola, è stato ospite alla trasmissione Tiki Taka su Italia1: "Il cross che ho fatto con la Nazionale non penso sia solo fortuna, sono un po' di anni che li faccio. Zaza sarà sicuramente la rivelazione del calcio italiano e per la nazionale. Il mio rapporto con Conte? E' riuscito a trasmettere subito in suo carattere alla squadra, ha le idee molto chiare. Riesce a trasmetterti la sua aggressività in campo e sicuramente ci sono allenatori vincenti e altri no, Conte lo è. Sul mondiale ci sono rimasto male, pensavo che a 32 anni fosse la mia ultima chance con la maglia azzurra. E invece Conte mi ha convocato ancora e per me è stata una sorpresa. Magari posso rifarmi tra due anni, quando avrò 34 anni, con il nuovo gruppo di Conte. Bonaventura? Sicuramente Conte lo terrà in considerazione per il futuro, ha grande classe ed è un bravo ragazzo. Lotito in Nazionale? Non mi sono accorto di lui, ma Conte non si fa certo influenzare.
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Pasqual: “La Fiorentina crede ancora nelle bandiere”
“Ho ricevuto offerte, ma niente di concreto. La cosa più bella di Firenze? La tifoseria”
Anche in questo campionato credo che Juve e Roma siano davanti a tutte, poi ci sono Napoli, Fiorentina, Inter e Milan.
Contro la Roma è stato un peccato, ci hanno aggredito dall'inizio e non riuscivamo a imporre il nostro gioco. Mi ha impressionato la loro difesa e la straordinaria forma di Totti che riesce sempre a innescare i compagni.
Andare via dalla Fiorentina? In passato c'è stata qualche occasione, ma nessuna società si è mai fatta avanti in maniera concreta per portarmi via dalla Fiorentina. La società ha voglia di fare di tutto per trattenermi in viola perché crede ancora nelle bandiere.
Contro il Genoa abbiamo trovato un super Perin che ci ha dato noia anche lo scorso anno.
Gomez sta bene, peccato per il gol sbagliato, ma lo stiamo tutti aspettando. Pepito ha dovuto subire 2 interventi, è arrivato alla Fiorentina per dimostrare tutto e in parte ci è riuscito restando capocannoniere per metà campionato. Poi ancora una volta si è dovuto rioperare. Tutta Firenze lo sta aspettando, la società, noi compagni di squadra e anche il calcio italiano perché c'è bisogno di gente come lui. Montella ci ha detto di ripartire dalle cose positive viste in campo, dalle occasioni create che devono essere concretizzate.
La cosa più bella di Firenze? La gente, la tifoseria, che è sempre stata accanto anche quando siamo ripartiti da zero".
CHIARA BAGLIONI
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