news viola

Paolo Rossi su Giuseppe: “Un talento assoluto”

“Analogie tra me e lui. La Fiorentina? Club ambizioso” (COMMENTA)

Redazione VN

Il campione del Mondo del 1982 e storico bomber Paolo Rossi, attraverso le colonne de Il Giornale, ha parlato di Giuseppe Rossi: parole di stima verso il numero 49 viola in una lunga intervista:

Paolo Rossi, il suo omonimo sta facendo strada in Nazionale e le somiglia molto

"Mi fa piacere, sono passati tanti anni da quando giocavo io ed era un altro calcio. È un calciatore di grande qualità e sa giocare con gli altri. Qualcosa in comune l'abbiamo: è rapido, veloce e ha una tecnica invidiabile".

Qualche differenza con lei?

"Lui è più forte e potente, ma anche preciso, calcia molto bene le punizioni, cosa che io non sapevo fare. Forse di testa ero meglio io, mi arrangiavo giocando di anticipo. Lui preferisce prendere la palla, scambiarla con il compagno e tirare; io ero più opportunista e cercavo di sfruttare l'errore dell'avversario, facendogli pagare qualsiasi disattenzione".

Giuseppe ha dimostrato una grande forza di volontà dopo i tanti guai fisici...

"Diciamo che anche in questo mi somiglia, la mia carriera è stata costellata da infortuni sin da ragazzo. Sono contento che sia tornato sui suoi livelli. Ricordo ancora una delle sue prime partite con la nazionale quando segnò una doppietta (agli Usa nel giugno 2009 durante la Confederations Cup in Sudafrica, ndr), poi tutti i problemi che lo hanno stoppato, aveva bisogno di ricominciare e lo sta facendo alla grande".

È un ragazzo per bene, quasi fuori dal tempo che viviamo.

"È uno molto concreto, pensa poco ad orecchini o a creste. Caratterialmente è un bravo ragazzo, normale, semplice e molto serio. Questo lo ha aiutato molto nel suo recupero, la semplicità paga dal punto di vista della concretezza".

Purtroppo il calcio italiano lo ha dimenticato per un po' di tempo...

"Sì, è strano che dopo Parma ce lo siamo fatti portare via, era già molto bravo. Complimenti alla Fiorentina che ci ha creduto".

La società viola è tagliata per lui?

"Può fare al caso suo: la Fiorentina è una squadra che gioca bene al calcio, consolidata e che ha ambizioni. L'ideale per un attaccante che vuole mostrare le sue qualità tecniche".

Il Mondiale brasiliano potrebbe essere la sua vetrina?

"Glielo auguro, ha le stimmate del campioncino e sta maturando velocemente. E probabilmente se lo augura anche Prandelli".

La coppia azzurra nel 2014 potrebbe essere Rossi-Balotelli, una strana coppia.

"Due ragazzi completamente diversi, ma nel calcio valgono le qualità. Se metteranno a disposizione della squadra le loro doti, i risultati arriveranno. Fanno entrambi un bel calcio, sono diversissimi fuori dal campo ma dentro il terreno di gioco possono convivere eccome".

In chiusura, un altro Rossi sta vivendo una stagione difficile. È Delio, il tecnico appena esonerato dalla Samp.

"È il destino di ogni allenatore. Ci sono le annate in cui va tutto male e pagano loro. Lui rimane un ottimo tecnico, credo però che quella brutta storia con Ljajic ai tempi della Fiorentina gli sia un po' pesata. I gesti sono importanti, un po' come succede per Balotelli...".