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Palladino: “Classifica? Noi non la guardiamo, ma possiamo rimanere in alto”

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Ecco le parole di Raffele Palladino in sala stampa dopo l'ottima vittoria contro il Torino
Redazione VN

Raffaele Palladino, dalla sala stampa dello stadio Grande Torino, ha commentato la vittoria di questo pomeriggio. Ecco le sue parole:

Questa classifica fa un certo effetto, anche se ai ragazzi dico di non guardarla. È bello vederli motivati, ma dobbiamo pensare una partita alla volta e continuare a migliorare. Oggi abbiamo vinto, ma non abbiamo giocato come piace a me: nel secondo tempo siamo stati un po' troppo rinunciatari, anche se capisco che venivamo da due trasferte impegnative a Genova e Torino. Lo spirito di squadra però mi è piaciuto molto; ora dobbiamo sfruttare questo entusiasmo e pensare subito alla Conference. Su Moise Kean? Avere giocatori come De Gea e Kean fa la differenza: in partite così si vince anche con la scaltrezza e la capacità di certi giocatori di tirare fuori giocate decisive. Noi allenatori siamo fortunati ad avere elementi di spessore, ma oggi mi è piaciuta tutta la squadra, che ha saputo soffrire e lottare insieme. Ora recuperiamo le forze per l’Europa. Su Comuzzo? Come sta Adli? Per me non è mai il singolo giocatore a fare la differenza, ma l’atteggiamento della squadra nel suo insieme, sia di chi parte titolare sia di chi entra dopo. Ho ancora fuori diversi giocatori, quindi avrò bisogno di tutti e non posso permettermi di perdere nessuno. Anche la fase difensiva è un lavoro di squadra. Quanto ad Adli, aveva un fastidio alla coscia dopo Marassi, quindi lo abbiamo gestito, ma oggi è entrato bene. Come si mantiene l'equilibrio? L'equilibrio si mantiene grazie alla mentalità del gruppo, che è competitivo e sempre sul pezzo. Avevo intenzione di dare loro un giorno libero, ma sono stati loro a voler comunque allenarsi domani: questo fa capire quanto tengano a migliorarsi. Ringrazio anche i tifosi, che oggi erano tanti; è stato emozionante e la vittoria è per loro. Sul gioco della squadra? Nel secondo tempo contro il Torino siamo stati un po' rinunciatari, ma anche per via delle tante partite giocate di recente. Il Torino ci ha messo in difficoltà, ma abbiamo retto bene, ed è stato un grande risultato. Dove può arrivare la Fiorentina? Questa squadra, per me, ha gli "anticorpi" giusti per rimanere in alto: lo dimostrano ogni giorno con la loro mentalità e l'attenzione ai dettagli. Potrei quasi smettere di allenare, sono così bravi a trovare soluzioni che mi lasciano tranquillo! Ma sappiamo di non aver ancora fatto nulla; è un bel momento, ma dobbiamo continuare a lavorare duramente e rimanere umili, sorprendendo chi non si aspettava questa situazione. Su Ranieri? Ranieri oggi si è esaltato, deve sempre dare il massimo in quello che fa, ed è per questo che lo vediamo così acceso. Non ha la fascia per il modo in cui si comporta, ma con Quarta e Biraghi fuori, la fascia era sua. Su Bove? Su Bove posso dire che è un giocatore straordinario, capace di giocare ovunque, anche sotto punta. Non ha un ruolo preciso, può fare il play, l’esterno, giocare a due o a tre. È un giocatore intelligente che posso schierare in tante posizioni diverse a seconda delle necessità.


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