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Pagellone 2013 VN: Pepito Re di Firenze

Cuadrado la conferma, Matos la sorpresa. I voti ad attacco e staff (COMM)

Redazione VN

Dopo la difesa (Clicca qui) ed il centrocampo (Clicca qui) è il turno dei voti dell'attacco e della dirigenza viola. Pepito brilla, Cuadrado è cresciuto e si sta confermando tra i migliori nel suo ruolo. Il tutto aspettando Gomez e con un ultimo "regalo" da chiedere ad Andrea Della Valle.

JOAQUIN 7 - Passare dal calcio spagnolo a quello di Montella dev'essere stato un piacere, un po' meno abituarsi alle maniere forti delle coriacee difese italiane. Lui però ha affrontato ogni ostacolo con quel sorriso solare stampato sulle labbra ed i risultati, nonostante qualche passo a vuoto, si sono visti, eccome se si sono visti. Sicuramente non saranno sfuggiti a Conte, vero? Un gol, quello del 3-2 viola in rimonta, che gli ha permesso di entrare di diritto nella storia della Fiorentina a soli pochi mesi dal suo arrivo a Firenze. Bravo Gioacchino, solo quello vale mezzo voto in più.

CUADRADO 9 - Gioca, segna, vince e si diverte. Uno dei simboli di questa Fiorentina del football bailado che non si accontenta mai continuando a stupire partita dopo partita. E' la prima risorsa da cui i compagni attingono nei momenti di difficoltà. Il suo dribbling quest'anno è ancora più prezioso quando contro le squadre che già conoscono la Fiorentina di Montella, spesso ti ritrovi a dover fronteggiare delle vere e proprie muraglie. A sinistra come a destra, a volte anche come seconda punta. Lui non ci pensa e affronta tutto con la giusta dose di leggerezza e spensieratezza, forse è questo il segreto del suo successo.

ROSSI 9 - La sua è quella che si definisce una bella storia. Tanti mesi di duro lavoro da Gennaio e poi l'esordio a Maggio contro il Pescara. In estate è tornato in pieno: contrasti, assist, gol. E' stato adombrato dall'arrivo di Gomez e forse questa è stata una fortuna che gli ha permesso di lavorare serenamente. Chiude il 2013 col primato nella classifica dei marcatori e con quella tripletta alla Juventus che lo fa entrare nella storia viola. Il rientro di Mario gli permetterà di giocare qualche metro più indietro e, come dice lui, di "fare meglio". E' stato accostato a Baggio, Mutu e tanti altri del passato viola per il suo valore ma forse il modo giusto per rendergli omaggio è chiamarlo Giuseppe Rossi.

ILICIC 6 - Non è partita per niente bene la sua esperienza in viola. Il giorno della presentazione dichiarò di non gradire il ruolo che Montella aveva pensato per lui e a seguire è stato bloccato da una catena di infortuni che da poco si è finalmente rotta. Contro il Bologna ed il Sassuolo sono arrivati gol e prestazioni incoraggianti. E' ben lontano dal giocatore che a Palermo aveva messo in mostra una tecnica esaltante ma il peggio sembra alle spalle. Urge il cambio di passo e la consacrazione anche perchè tra un mese Josip compie 26 anni e non è più soltanto una giovane promessa.

MARIO GOMEZ 6,5 - L'acquisto estivo più importante della Fiorentina, forse anche della Serie A assieme ad Higuain e Tevez. Pronti, via e Super Mario rifila una doppietta con i fiocchi al Genoa, giusto per mettere in chiaro le cose. Purtroppo non ci sarà un seguito per quel maledetto infortunio al ginocchio destro che lo sta tenendo tutt'ora fuori dai giochi. Il 2014 dovrà essere il suo anno, quello del riscatto in maglia viola dopo un 2013 sfortunato e del Mondiale in Brasile con la maglia della Germania. La Fiorentina ha bisogno delle sue reti per spiccare definitivamente il volo verso lidi gloriosi.

MATOS 7 - L'enfant prodige della cantera viola, l'unico fino ad ora ad essersi ritagliato un posto di rilievo tra i big dopo gli anni passati nelle giovanili. Il prestito al Bahia ed il conseguente ritorno provvisorio in Brasile evidentemente hanno dato i loro frutti. E pensare che durante il ritiro di Moena era considerato alla stregua di un Olivera qualunque, poco più che uno scarto da piazzare sul mercato. Montella invece ha creduto in lui dandogli fiducia soprattutto in Europa League (ma a volte anche usando il cosiddetto "bastone) con risultati strabilianti considerata la tenerà età e la pochissima esperienza tra i professionisti. Per i giovani viola è già un esempio da seguire. E da sognare.

REBIC6 - In patria lo hanno definito il nuovo Boksic, giocatore che per ragioni anagrafiche non ha mai visto giocare. Che la somiglianza sia vera o frutto dell'invenzione ancora non si può dire perché Ante è sceso in campo col contagocce. Fa della forza fisica e dell'aggressività due colpi pregiati del suo repertorio. Montella ha prospettato per lui un futuro radioso ma l'apprendimento dell'italiano e dei credo calcistici viola sono in stand-by. A Gennaio potrebbe andare in prestito per maturare, una scelta tuttavia da ponderare con attenzione visto l'esborso compiuto per comprare questo giovane attaccante.

IAKOVENKO 5 - La sua storia ha qualche analogia con quella di Alonso: è arrivato a parametro zero da un campionato straniero ma ha avuto difficoltà nell'ambientamento. E' arrivato in punta di piedi e molto probabilmente se ne andrà nello stesso modo, senza aver inciso in questa prima parte di stagione che, ad onor del vero, non gli ha concesso molte opportunità.

MONTELLA 9 - Solo applausi per il direttore d'orchestra della gioiosa filarmonica viola, capace fino ad ora di riuscire nell'impresa più difficile: ripetersi. La sua Fiorentina formato 2013-2014 a tratti è meno spettacolare di quella dell'anno passato ma negli ultimi tempi ha dimostrato la maturità della grande squadra. I risultati sono dalla sua parte nonostante il forfait di Mario Gomez ed i vari problemi di Ilicic, i due acquisti di punta del mercato viola dell'ultima estate. E che dire di Vargas? Un altro capolavoro dopo il recupero miracoloso di Ljajic. Vi ricordate la famosa battuta di Delio Rossi in conferenza stampa? "Non sono mica Padre Pio". Forse anche Montella non lo è ma gli si avvicina parecchio.

PRADE' & MACIA 9 - E' di fatto la coppia di re sul mercato italiano da un anno e mezzo ormai. Sono l'esempio lampante di come il lavoro e la conoscenza possano sopperire alle differenze economiche rispetto alle big. Il 2013 per loro è iniziato col botto con l'acquisto di Giuseppe Rossi. A Luglio è stato comprato anche Mario Gomez, campione d'Europa in carica. Difficilmente prendono un abbaglio e se capita (già, sono umani anche loro) riescono a risolvere senza razziare le casse viola. Il futuro riserva loro l'arduo compito di rinforzare con qualche famigerato top player difesa e centrocampo.

ANDREA DELLA VALLE 9 - E' lui il Deus ex machina che almeno due volte al mese arriva a Firenze per stare vicino alla squadra. Sempre presente in tribuna fa temere gli spettatori per la sua salute quando si lascia andare ad esultanze degne del miglior Inzaghi. Ha messo mano al portafogli regalando a Firenze Rossi e Gomez, due che non farebbero le riserve da nessun'altra parte. In una Serie A sempre più dissanguata che vede la decadenza del Milan oltre che la gestione estremamente morigerata di Thohir, il Patron ha la facoltà di fare l'ultimo sforzo economico e relegare la Fiorentina in maniera definitiva tra i top club.

A cura di STEFANO ROSSI e ALESSIO CROCIANI

Twitter: @StefanoRossi_ e @AlessioCrociani