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PAGELLINO VN: I voti di metà stagione alla Fiorentina

I giudizi parziali a giocatori, allenatore e dirigenti per quanto fatto da agosto ad oggi. Ecco chi sono i migliori 

Redazione VN

Come ogni anno, alla sosta natalizia, ci accingiamo a stilare il nostro "pagellino" di metà stagione (circa). Giudizi parziali, per quanto fatto fino ad oggi dai tesserati della Fiorentina. Diteci la vostra, come sempre, commentando l'articolo a fondo pagina.

" PORTIERI

NETO 7: In campo in assoluto uno dei migliori. Una prima metà di stagione da grande portiere, con solo un paio di sbavature (oltre alla clamorosa papera di Cesena) a fronte di tante parate decisive. Non sembra neanche un lontano parente del portierino titubante e insicuro di un anno fa, adesso comanda la difesa ed è coraggioso nelle uscite. Peccato che tutto questo avvenga con un contratto in scadenza: in quanto a riconoscenza non merita un gran voto, ma se andrà via sarà anche per responsabilità della società.

TATARUSANU 6: In Europa League ha dimostrato di essere un portiere affidabile, anche se andrebbe valutato meglio al cospetto di avversari più forti. Forse capiterà presto.

"DIFENSORI

SAVIC 7: E' ormai a tutti gli effetti uno dei migliori difensori del campionato. Si nota poco, e per un difensore è un pregio, il montenegrino ha mantenuto un rendimento molto costante, senza mai sbagliare una partita. Non è un caso che sia osservato con attenzione da tanti grandi club, forse bisognerebbe sbrigarsi con il rinnovo (scadenza 2016) prima di ritrovarsi un Neto bis.

GONZALO 6: Inizio di stagione da dimenticare, non sembrava neanche lui. Poi si è ripreso e nelle ultime settimane è venuto fuori come leader e regista difensivo, su tutte la prova contro la Juve semplicemente sontuosa.

BASANTA 6: Arrivato dal Messico, ha dovuto faticare per ritagliarsi un posto in squadra, anche se in Europa League aveva mostrato buona solidità. Il ritorno al 3-5-2 lo ha lanciato e da quando si è preso il posto la Fiorentina ha inanellato un bel filotto di risultati utili.

RICHARDS 5,5: Insufficienza figlia di ciò che si è visto e di ciò che non si è visto. Nel senso che da titolare, quale ci aspettavamo diventasse, fin qui è stato solo una comparsa, specialmente in campionato con appena 3 gettoni collezionati. Evidentemente non ha convinto Montella.

TOMOVIC 6: Ha vinto il ballottaggio con Richards, ma ha finito col perdere il posto da titolare. Quando è stato chiamato in causa ha comunque fatto la sua parte.

ALONSO 6,5: Ha conquistato subito Montella, ci ha messo un po' per convincere tutti gli altri. Diventato un titolarissimo, impiegato in più ruoli, ha acquisito sicurezza strada facendo rivelandosi una pedina preziosa per la squadra, anche se ci sono ancora grandi margini di miglioramento. Sorpresa.

PASQUAL 5,5: Il capitano è diventato la riserva di Alonso. Solo 3 partite di campionato da titolare, quando è stato chiamato in causa non è riuscito a mettersi in mostra agli occhi di Montella. Ha dato il meglio di sè in maglia azzurra e dopo l'infortunio a gennaio rischia persino l'addio.

HEGAZI sv: Zero minuti ufficiali per l'egiziano.

"CENTROCAMPISTI

PIZARRO 6,5: Come molti suoi compagni ha iniziato male la stagione. Prestazioni sotto ritmo e minor capacità di incidere sulla manovra. Quando è tornato in cattedra la Fiorentina ha cambiato volto, e non è esattamente un caso.

BORJA VALERO 6-: Raggiunge (quasi) la sufficienza grazie alla crescita delle ultime settimane, quando si è almeno avvicinato ai livelli a cui ci aveva abituato. Anche due gol al suo attivo, contro Udinese e Cesena. Nella prima parte di stagione era stato però irriconoscibile tanto da finire persino due volte in panchina per scelta tecnica.

AQUILANI 6: Per lui vale il discorso inverso. Protagonista di uno splendido avvio di campionato, per alcune settimane ha retto il centrocampo da solo. Confermando peraltro la sua evoluzione da giocatore di rifinitura, ad elemento di sostanza e sacrificio (e infatti è ancora a 0 gol in campionato). Da un mese e mezzo a questa parte, però, è drasticamente calato, ritrovandosi spesso in panchina e non riuscendo ad incidere quando chiamato in causa.

MATI FERNANDEZ 7: Senza dubbio uno dei migliori, nel complesso, per rendimento e continuità. Ha iniziato la stagione in ritardo, in seguito all'operazione dello scorso giugno, ma appena è entrato in condizione è diventato imprescindibile per Montella. Mezzala, trequartista o persino seconda punta, il cileno ha messo in mostra una concretezza che spesso gli era mancata in passato. Anche se sotto porta si vede ancora troppo poco, se escludiamo la trasferta di Cagliari con doppietta. Ma per corsa, fantasia e vivacità è ormai un giocatore importantissimo nell'economia viola.

BADELJ 5: Un altro fallimento, almeno per ora, alla voce 'vice-Pizarro'. Nessuno si aspettava un fenomeno, ma un giocatore in grado di rappresentare una valida alternativa in cabina di regia sì. Invece il croato anche nelle sfide di Europa League ha mostrato una lentezza preoccupante unita ad una timidezza nell'impostazione che mal si sposa con il suo ruolo. In campionato ha avuto poche occasioni per dimostrare il suo valore, ma non ha fatto nulla per meritarsele.

KURTIC 5,5: Giocatore di sostanza, aveva illuso tutti con un impatto di ottimo livello, con tanto di gol decisivo a Bergamo seguito da un paio di buone prestazioni. Poi è calato e ha mostrato i suoi limiti. Può stare nella rosa viola, ma probabilmente solo come riserva.

BRILLANTE sv: Catapultato all'improvviso in una realtà più grande di lui (l'Olimpico contro la Roma) poi sparito dai radar. Da rivedere, nel precampionato aveva mostrato qualcosa di buono.

OCTAVIO non pervenuto

LAZZARI 6: Palesemente ai margini del progetto di Montella, ha mostrato almeno professionalità facendo la sua parte in Europa League.

VARGAS 6,5: E' curiosamente uno dei giocatori con la media minuti/gol più alta. Ne ha segnati 3 tra EL e campionato in 14 presenze, di cui 8 da titolare. Personalità e muscoli al servizio della squadra, il peruviano è stato impiegato poco in campionato, eppure si è sempre reso utile quando è stato chiamato in causa, soprattutto quando impiegato nel suo ruolo, cioè sulla fascia.

JOAQUIN 6,5: Fino ad un mese fa sembrava un giocatore inutile alla causa. Poi Montella lo ha 'ripescato' per schierarlo in un ruolo che (ci avevano detto) non è il suo. Risultato cinque gare di fila da titolare, che sono coincise con un bel filotto di risultati. Applausi per la sua professionalità.

"ATTACCANTI

CUADRADO 6-: Tre gol e tre assist in 13 presenze più 1 rete in EL non è un bilancio così negativo per un esterno d'attacco. Ma l'analisi delle sue prestazioni racconta di un rendimento scostante, fatto di qualche guizzo in mezzo a tante pause. Non è stato, insomma, il giocatore funambolico che fa la differenza, che aveva fatto innamorare di lui il Barcellona, almeno finora. Da uno costato 15 milioni per la seconda metà e stipendiato da top player è lecito attendersi di più, anche se forse certe scelte tattiche non lo hanno agevolato.

MARIO GOMEZ 5,5: Gli concediamo tutte le attenuanti del caso, perchè l'ennesimo stop di inizio stagione dopo un'annata di semi-inattività come quella scorsa, non è cosa semplice da smaltire per uno con la sua stazza. Ci mettiamo anche la sfortuna (vedi alla voce pali/paratone) e un po' di comprensibile insicurezza sotto porta. Ma il bilancio è comunque insufficiente con 1 misero gol fatto in 13 presenze ufficiali e un modo di stare in campo troppo spesso non all'altezza. Speriamo davvero che il 2015 ci restituisca il vero Gomez, quello che non abbiamo ancora mai visto in maglia viola.

ILICIC 4,5: Sarebbe da 5 per quanto (poco) fatto vedere sul campo, sulla scia dello scorso campionato. Qualche frammento di classe in mezzo a partite spente e persino svogliate. Mezzo voto in meno è per il comportamento, inqualificabile in almeno due episodi: prima il dito a zittire i tifosi che lo fischiavano legittimamente, poi il diverbio all'aeroporto di Cagliari. Ormai anche la Fiorentina ha capito che sarebbe meglio finirla qui, bisogna capire se c'è qualche club disposto a prenderlo.

MARIN sv: Forse se non ha trovato spazio in campionato avrà le sue responsabilità per quanto fatto in allenamento (come Richards e Badelj). Ma è anche vero che in Europa League ha mostrato colpi interessanti e che gli 0' minuti (ZERO) collezionati in Serie A restano un assoluto mistero.

BABACAR 7: Il miglior "acquisto" estivo della Fiorentina. E pensare che in estate era stata in dubbio la sua permanenza. L'esperienza a Modena ci ha restituito un giocatore trasformato, finalmente maturo per una Serie A di alto livello. I 5 gol in 14 presenze tra campionato e coppa sono un bottino niente male, ma quello che ha colpito di più è stato il suo modo di stare in campo. Padronanza, spirito di sacrificio, grinta. Tolti Icardi e Dybala, non vediamo altri 21enni così forti in Italia. Anche per lui urge sbrigarsi in chiave rinnovo (2016) altrimenti saranno dolori.

BERNARDESCHI 6+: Anche per lui prospettive importantissime, anche se pareva un po' più indietro di Baba (ha anche un anno in meno) e Montella lo stava inserendo piano piano. Resta negli occhi quel gol bellissimo col Guingamp. Poi l'infortunio ha complicato tutto.

ROSSI sv: A proposito di infortuni... Pepito, ti aspettiamo a braccia aperte.

EL HAMDAOUI 6: Merita un bravo per aver saputo sfruttare la sua occasione, dopo mesi da "emarginato". Resta comunque in partenza.

IAKOVENKO sv: In attesa di acquirenti.

"IL MISTER

MONTELLA 6: Voto complicato, perchè alcune sue scelte sono parse incomprensibili (tipo le sostituzioni con l'Empoli, l'impiegare spesso giocatori fuori ruolo e impuntarsi su qualche singolo). Ma, di contro, gli va riconosciuta la capacità di tenere sempre la barca a galla, combattendo costantemente la sfortuna e ritrovandosi ancora senza il suo giocatore più forte (Pepito) e con l'altro attaccante di punta alla ricerca di se stesso. Ha sopperito alle difficoltà offensive rendendo più solida la difesa. La sua squadra ha attraversato il momento più difficile della sua gestione, ma proprio quando il giocattolo sembrava rompersi (con la sconfitta col Napoli) ha saputo ripartire, cambiando assetto e risalendo in classifica fino a tornare in corsa per la Champions. Senza dimenticare l'ottimo girone di EL. A conti fatti il suo lo ha fatto.

"LA DIRIGENZA

SOCIETA' 5,5: Diamo un voto unico, perchè non è neanche semplice distinguere i ruoli e le responsabilità di quanto si decide in Fiorentina. Sicuramente qualcosa è stato sbagliato a tutti i livelli. Ad esempio sul mercato, perchè chi è arrivato in estate si è rivelato poco utile, almeno per le esigenze di Montella, e col senno di poi qualcuno era meglio cederlo che tenerlo (Cuadrado). Ma anche nella gestione dei rinnovi, perchè irriconoscenza a parte non si può arrivare a dicembre con la questione Neto ancora aperta (e sarebbe il caso di evitare altrettanto con Savic e Babacar). Allo stesso tempo è giusto sottolineare come certi errori siano stati fatti in buona fede, perchè i 20 milioni di passivo nella finestra estiva e il fuori-budget sul monte ingaggi dimostrano che la società, Della Valle in primis, ce l'ha messa tutta per rinforzare la Fiorentina. E sta continuando a lavorare per crescere a 360°, basta vedere i tanti progetti di sviluppo dal fronte del marketing a quello dell'internazionalizzazione, fino alla questione stadio che si sta portando avanti, seppur con i tempi purtroppo biblici della burocrazia italiana. Sbagliare ci sta, ma forse il tallone d'Achille è la mancanza di sinergia (tra dirigenti e anche con l'allenatore) che si è palesata soprattutto in alcune scelte di mercato.

A cura di SIMONE BARGELLINI

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