NETO 8: Autentico miracolo di piede al 15' su Boakye, e il palo gli dà un aiuto decisivo. Attento poco dopo sul tiro centrale di Estigarribia, bravo a bloccare la punizione di Cigarini nella ripresa. Sempre ben piazzato sui tiri dalla distanza, è anche fortunato all'80' quando il palo lo salva ancora su una strana carambola. Insuperabile, mezza vittoria è sua.
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PAGELLE VN: Kurtic e un primo gol pesantissimo. Neto para tutto
Il portiere è il migliore in campo e salva la Fiorentina. Rodriguez e Aquilani sugli scudi, Badelj timido. Gomez…
SAVIC 5,5: Gioca sul centro destra ma si ritrova spesso ad agire da terzino e perde un po' l'orientamento. Al quarto d'ora sbaglia i tempi dell'anticipo e, scivolando, dà il là all'azione che porta al palo dell'Atalanta. Preso più volte d'infilata da D'Alessandro, va meglio quando passa centrale.
RODRIGUEZ 7: Dirige la difesa con personalità, anche se dopo pochi minuti mette in difficoltà Alonso con un passaggio corto in orizzontale.
ALONSO 6: Proposto per la prima volta da centrale di sinistra, ruolo su cui aveva lavorato a lungo in estate. Sembra sbagliare i tacchetti e concede qualche leggerezza di troppo, come all'8' quando un suo controllo moscio innesca un pericoloso contropiede. Ma si riscatta con tanti interventi grintosi e a metà primo tempo sfiora due volte il gol, prima con un gran sinistro da 30 metri e sul conseguente corner con un colpo di testa fuori di pochissimo. Finisce da terzino e tiene botta fino alla fine.
CUADRADO 6: Torna all'antico nel ruolo di esterno destro puro. Ingaggia un bel duello con Dramè, ma a volte si intestardisce in azioni individuali. In avvio di ripresa prova l'iniziativa personale da sinistra battendo sul primo palo, trovando la risposta di Sportiello in tuffo. Cala alla distanza. Dal 79' VARGAS sv
AQUILANI 7: Superato l'affaticamento, torna titolare e gioca una gara di grande sostanza. Dirigendo anche le manovre in mezzo al campo, è lui il punto di riferimento per l'avvio della manovra. Nella ripresa si abbassa davanti alla difesa ed è preziosissimo.
BADELJ 5,5: Gioca al posto di Pizarro, ma è molto diverso da Pizarro, almeno in questo suo esordio in Serie A. Timido, si propone poche volte per impostare basso l'azione e non detta i tempi come il suo ruolo suggerirebbe. Da rivedere. Dal 55' KURTIC 7: Al primo pallone toccato scaraventa un sinistro chirurgico che porta in vantaggio la Fiorentina. E pensare che non è il suo piede. Gol pesantissimo. Secondo indizio molto incoraggiante dopo l'ottimo esordio in Europa League.
MATI FERNANDEZ 6,5: In campo dopo molto tempo, inizia molto bene, prima smarcando Ilicic in area e poi provandoci con un destro dalla distanza, ma centrale. Molto pimpante per 60', poi finisce la benzina e cala vistosamente.
PASQUAL 5,5: Torna a giocare nel suo ruolo più congeniale ed è subito pericoloso nell'area avversaria con un sinistro al volo respinto da un difensore. Dietro soffre però parecchio le incursioni di Zappacosta e di Estigarribia, i più pericolosi tra i nerazzurri. Dal 71' RICHARDS 6: Si piazza a destra e si fa sentire.
ILICIC 6: Alla prima stagionale da titolare, ci mette appena 1' per farsi vedere con un diagonale di sinistro che impegna Sportiello. Vivace in avvio di gara, esce un po' di scena con l'andare del match, per poi ricomparire a sprazzi. Bello spunto con sinistro a giro fuori di poco nella ripresa. Nel complesso una prova positiva.
GOMEZ 5,5: Qualche piccolo segnale di crescita, almeno si batte con più convinzione, partecipa un po' più al gioco e prova ad aiutare la squadra anche in fase difensiva. Ma perde quasi tutti i duelli con Biava ed è ancora lontanissimo dall'essere il centravanti temibile per le difese avversarie e prezioso per dare un punto di riferimento alla squadra.
MONTELLA 6+: Cambia ancora la Fiorentina, cercando la quadratura del cerchio col ritorno al 3-5-2. Mossa che paga in avvio ma qualche meccanismo dietro non funziona e ci vuole un super Neto per tenere a galla i viola. Che nella ripresa trovano una vittoria anomala per le proprie caratteristiche: grazie ad un tiro sporadico dalla distanza e alla sofferenza nel finale. Ma ciò che conta sono i tre punti, che servivano come il pane. E stavolta azzecca i cambi.
SIMONE BARGELLINI
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