Gli ultimi minuti di Fiorentina-Spal sono stati difficili per tutti, e per varie ragioni. Un risultato che non si sbloccava, il timore di subire un contropiede fatale, il calo di brillantezza generale, la scarsissima precisione. Chi è sembrato subirli più degli altri a livello emotivo però è stato Vitor Hugo, che dalla mezz'ora della ripresa in avanti si è calato in una vera e propria trance agonistica. Ne è testimonianza non tanto l'ammonizione ricevuta per il fallo su Paloschi, quanto un atteggiamento del corpo poco sereno, frettoloso e costantemente proiettato in avanti. Forse doveroso, sicuramente comprensibile.
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Orsato fischia e Hugo resta solo in mezzo al campo. Il siparietto a fine gara
Partita dopo partita, giorno dopo giorno, al di là dei dettagli, Vitor Hugo si sta ambientando
Al triplice fischio di Orsato Hugo si è accasciato a terra ed è rimasto da solo per diversi secondi con tutto il resto della squadra che si avviava verso gli spogliatoi. Se ne è accorto Benassi, che è tornato indietro proprio per confortare il compagno e farlo rialzare. A quel punto, visibilmente emozionato, Hugo si è diretto verso il parterre di Maratona ed ha regalato la maglia ad un tifoso, ricambiando gli applausi intrattenendo per un po' anche gli altri nei dintorni. Un gesto che più di tanti altri suggerisce come partita dopo partita, e giorno dopo giorno, il brasiliano si stia ambientando a Firenze e nella Fiorentina. Al di là dei dettagli e della prestazione.
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