Ora il mercato, nel segno della pazienza

Dopo l'ufficialità dell'arrivo di Paulo Sousa e la presentazione del nuovo allenatore della Fiorentina, è arrivato il momento di iniziare realmente a costruire la nuova Fiorentina. Questo perché, numeri alla mano, sono già molti i giocatori viola che di fatto hanno già abbandonato Firenze o che, comunque, hanno le valige in mano. Qualcuno non ha più dubbi, altri invece sono in bilico e presto i loro casi saranno analizzati.

In questa lista di giocatori possiamo inserire Neto, la cui vicenda è stata ormai analizzata in ogni suo minimo dettaglio, ma anche altri giocatori in scadenza di contratto quali Pizarro, Aquilani, Vargas e Lazzari, senza contare El Hamdaoui mai al centro dei piani futuri della Fiorentina. Aggiungiamo anche chi è arrivato in prestito e tornerà nella squadra di appartenenza, come Kurtic, Rosi e l'"invisibile" Octavio, più quelli che attendono nella speranza di poter essere riscattati o di vedere il loro prestito allungato, come Diamanti e Gilardino. Sommiamo inoltre Richards che è già un giocatore dell'Aston Villa.

Questo scenario fa capire che di lavoro ce ne è tanto a partire dalla giornata di domani in cui non si parlerà di tutte queste situazioni ma se ne affronterà una forse ancora più spinosa: la permanenza in viola di Salah.

Una cosa è certa, la filosofia con cui la società continuerà ad operare sul mercato. Daniele Pradè ha predicato pazienza anche nella giornata di ieri, un discorso che ricorda molto da vicino quello che fece ai tempi del primo anno di Vincenzo Montella, quando la squadra fu costruita praticamente dal nulla sfruttando fino alle ultime ore del calciomercato. Inoltre la ricerca dei giocatori si muoverà sui binari del gioco offensivo e propositivo, un po' come accade da 3 estati a questa parte, con gente che dovrà avere l'obiettivo di vincere, come più volte ripetuto ieri da Sousa.

Domani l'inizio "ufficiale" dei lavori, con il caso Salah da risolvere e un primo obiettivo già scritto: vedere l'egiziano ancora con la maglia della Fiorentina.

LORENZO BENEDETTI

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