Ci sono gol che cambiano le partite, le stagioni. E magari le gerarchie. Quello messo a segno da Babacar al 92' di Dinamo Kiev-Fiorentina rischia seriamente di essere un gol così. Averlo segnato in rovesciata (VIDEO) è un ulteriore valore aggiunto, insieme al fatto che nella stessa gara Mario Gomez ha collezionato un'altra brutta prestazione. Non è stato servito granchè il tedesco, questo è vero, ma l'occasione ghiotta l'ha comunque avuta - nel primo tempo su assist di Salah - e l'ha sprecata goffamente. E poi certe occasioni te le devi anche creare da solo, come ha fatto Baba nel recupero, perchè quel cross di Mati Fernandez non era certo un cioccolatino da spingere facilmente in rete. Ha messo la freccia, Baba, che prova "il sorpasso" su Marione (e perdonateci il riferimento cinematografico della foto).
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Operazione “sorpasso”…
Baba piazza la zampata decisiva mentre Mario sbaglia ancora partita. Gerarchie invertite? DICCI LA TUA
Insomma, il dibattito si riapre, ora che di partite ne mancano sempre meno. E quindi pesano sempre più. Chi deve essere il centravanti "titolare" della Fiorentina nelle gare più importanti? Il riferimento va ad esempio a quella di giovedì prossimo contro la Dinamo Kiev al Franchi, perchè se il cammino in Europa proseguirà (toccate il toccabile), grazie al turnover di Montella ci sarà comunque spazio per entrambi. I numeri dicono Babacar: ieri sera il senegalese ha riagganciato il tedesco in testa alla classifica dei marcatori stagionali della Fiorentina, 9 a testa. Ma se si va a guardare l'impiego e la media gol, il numero 30 batte Gomez, che pure può vantare tra campionato e coppe un ritmo di 1 gol ogni 233'. Una rete ogni 2 partite e mezzo, non male. Il problema dell'ex Bayern è che li ha segnati, in realtà, quasi tutti nel giro di pochissime partite. Pure gol pesanti, ma prima e dopo ci sono state pause troppo lunghe. Babacar ha invece segnato in questa stagione, finora, 1 gol ogni 161', una media altissima, pur nella discontinuità di rendimento che anche lui ha palesato. Chiaro che poi non ci si debba fermare solo ai numeri, ma considerare anche le caratteristiche, l'esperienza internazionale e tutto il resto che Montella valuterà nella sua scelta.
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SIMONE BARGELLINI
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