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Lazzari, operazione rilancio

Il centrocampista è rimasto a Firenze. La speranza è che Montella lo rivalorizzi come Ljajic e Vargas

Redazione VN

Da quando è arrivato a Firenze, Montella ne ha fatti di “miracoli” sportivi. Sia sul piano del collettivo (ridando cioè un gioco e un’identità alla squadra dopo gli anni bui di Mihajlovic e Delio Rossi), sia su quello dei singoli. Inevitabile, allora, non pensare a Ljajic, protagonista nella seconda parte della stagione 2012-13, e a Vargas, una delle sorprese in positivo lo scorso anno, nonostante non rientrasse inizialmente nei piani dell’Aeroplanino. La speranza adesso è che la stessa cosa avvenga con Lazzari. L’ex Udinese sembrava dovesse lasciare Firenze da un momento a un altro, così come El Hamdoui e Iakovenko. Le loro cessioni avrebbero dato un po’ di respiro alle casse viola. Così, però, non è stato anche se il mercato è sì chiuso in Italia, ma non da altre parti come Russa, Turchia, Arabia Saudita e Qatar (leggi qui).

La sensazione è che, a differenza del marocchino e l’ucraino, il bergamasco avrà la possibilità di (ri)giocarsi le sue carte in riva all’Arno. E allora, sperare in un nuovo miracolo in stile Ljajic o Vargas non costa niente, anche se al momento Lazzari è l’ultimo nelle preferenze di Montella tra i centrocampisti. Durante l’estate ha dimostrato grande professionalità, impegnandosi sempre al cento per cento, non dicendo mai una parola fuori posto e, soprattutto, disputando un buon precampionato. Il tecnico gigliato l’ha elogiato nella conferenza di vigilia di Roma-Fiorentina: “Ha lavorato con umiltà, ha caratteristiche che ci faranno comodo”. Un buon punto di partenza, anche se poi con i giallorossi è stato in panchina tutta la partita. La maggior parte dei tifosi ha ancora dei dubbi su di lui, un po’ come successo con Vargas la scorsa stagione. Poi, però, abbiamo visto com’è andata a finire. Anche sul piano contrattuale, Lazzari potrebbe seguire le orme del Loco: rinnovo del contratto – in scadenza il 30 giugno 2015 - con ingaggio spalmato. Certo, ritagliarsi un posto in un centrocampo formato da Pizarro, Aquilani, Borja Valero, Aquilani, Mati Fernandez, Badelj e Kurtic non sarà facile, ma ha le qualità per riuscirci. Andrea è consapevole del duro lavoro che lo attende (col rischio, tra l’altro, che non sia ripagato) e sa che, a trent’anni, questa potrebbe essere l’ultima chance per diventare protagonista di una squadra ambiziosa come la Fiorentina. Intanto venerdì è in programma l’amichevole con il Lugano ad Ascona, l’occasione è di quelle da non perdere.

Dopo Ljajic e Vargas, l’auspicio è che anche la “ciambella” Lazzari venga col buco.

STEFANO NICCOLI