L'ex viola Luis Airton Oliveira è intervenuto in collegamento a Radio Blu:
news viola
L’ex Oliveira: “Berna sa sacrificarsi come me. Impressionato da Kalinic”
L'ex attaccante viola analizza la Fiorentina di oggi di Paulo Sousa con quella del passato guidata da Trapattoni
"Paragone tra la mia Fiorentina e quella attuale? Sì, ci sono delle similitudini ma forse è troppo presto per parlare. La sfortuna della mia Fiorentina è stata l'infortunio di Batistuta. Il sacrificio di un gruppo è fondamentale per l'allenatore. Non è facile essere primi in classifica in questo campionato.
Sousa? Non l'ho mai conosciuto come allenatore, ci ho solo giocato contro. Sta facendo le cose molto bene a Firenze e le aveva fatte anche prima. L'allenatore deve essere sempre disponibile a parlare con i suoi giocatori: ha giocato a pallone e sa cosa vuole dire. Quando giocavo io non si poteva neanche chiedere all'allenatore il perché non si giocava. Bernardeschi? E' un attaccante che si sacrifica, come facevo io. Questo è fondamentale, vuol dire che è un giocatore che dà l'anima anche se non gioca nel suo ruolo. Trapattoni, con me, mi trovò il ruolo giusto. La cosa che più importante è la maturità del giocatore. Può penalizzarlo dal punto di vista realizzativo, perchè perde di lucidità sotto porta. Kalinic? Mi ha impressionato l'assist no-look per la rete di Verdù, una giocata di alta qualità. Penso che questo ragazzo abbia grande potenzialità in viola. Un giocatore che mi è sempre piaciuto è Babacar, un giocatore fondamentale per la Fiorentina ma lo sarebbe per ogni squadra italiana.
Rossi? Il suo contributo sarà importante quando arriverà al 100% della forma. Lui come Edmundo in campo? No, sono diversi. Edmundo portava palla da lontano, Rossi è un giocatore da area di rigore".
© RIPRODUZIONE RISERVATA