Sette partite per dimostrare il proprio valore. E’ questa la “missione” di Alessandro Matri da qui al termine della stagione. Domenica scorsa contro l’Udinese, Montella ha preferito lasciarlo in panchina per fargli ricaricare le pile (“Non volevo dargli altre responsabilità”, ha detto il tecnico nel post gara). Vedremo se tornerà titolare nella insidiosa trasferta del Bentegodi contro il Verona. L’attaccante lombardo sta pagando a caro prezzo le occasioni fallite contro Napoli, Milan e Sampdoria. L’Aeroplanino, però, da buon ex centravanti, sa cosa vuol dire passare questi momenti e farà di tutto per proteggere il numero trentadue viola. I due gol all’esordio contro il Catania e, poi, le reti contro l’Esbjerg e il Chievo non possono certo bastare ad un pubblico esigente come quello gigliato. Matri lo sa ed è consapevole che non sta rispettando le attese. Starà a lui cambiare il corso degli eventi, anche perché, al momento, il riscatto dal Milan sembra davvero un miraggio. Insomma, il suo futuro è a un bivio. Le opinioni sono tante: c’è chi lo terrebbe il prossimo anno come buona alternativa a Rossi e a Gomez; chi, invece, lo rispedirebbe al mittente. I tifosi, però, l’hanno sempre sostenuto, al massimo hanno mugugnato, ma non si sono mai permessi di fischiare un ragazzo che ha sempre dato il massimo in campo. La sensazione è che basti un gol – anche “sporco” – per rompere l’incantesimo e tornare sereni. Non deve commettere l’errore di intestardirsi, deve continuare a lavorare per la squadra con la massima tranquillità possibile, l’ingrediente ideale per uscire dalla crisi.
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Nuova chance?
Matri deve dare una sterzata alla stagione, è in gioco il suo futuro in viola
Domenica ci sarà Luca Toni dall’altra parte. Il bomber modenese sta disputando un campionato fantastico con la maglia gialloblù, le sedici reti segnate lo testimoniano. Privarsi di lui al termine della scorsa stagione è stato uno sbaglio? Difficile rispondere. Speriamo sia Matri – nel caso in cui dovesse partire titolare – a vincere la sfida con l’ex viola. L’obiettivo è chiaro: tornare al gol e mettere tutti d’accordo sul fatto che l’uomo giusto per la Fiorentina è lui.
STEFANO NICCOLI
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