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Nardella racconta: “Stadio nuovo? C’è una nuova possibilità. Commisso vuole lasciare qualcosa alla città”

Dario Nardella sul nuovo stadio e sul rapporto con Commisso

Redazione VN

Firenze-(Italpress-18 luglio 2019)-Per il nuovo stadio a Firenze “si è aperta la possibilità di tornare al progetto del 2014-2015, cioè evitare di dover occupare tutta l’area Mercafir e quindi evitare uno spostamento del mercato. Rocco Commisso mi ha detto una cosa:”Voglio lasciare una cosa importante alla città, non voglio usare lo stadio per fare business ma lo voglio fare per lasciare qualcosa a Firenze e ai fiorentini quindi ti chiedo solo di affrontare i progetti che convincono di piu’ sulla base dei tempi”. Io gli ho prospettato una possibilità piu’ veloce in cui si possa realizzare un nuovo stadio e qualche struttura collegata ma non particolarmente importante, ed i tempi sarebbero decisamente piu’ veloci”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella ospite ai microfoni di ‘Lady radio’ parlando della possibilità di costruire un nuovo stadio a Firenze. “Ho sentito piu’ volte Joe Barone e con lui abbiamo impostato un lavoro da fare anche nel corso dell’estate, quindi non ci fermeremo-ha aggiunto Dario Nardella-. I tecnici al seguito di Joe Barone sono in contatto con i miei tecnici del Comune, stiamo passando in rassegna tutte le varie opzioni che sono sul tavolo. Abbiamo esaminato i pro e i contro delle varie opzioni, abbiamo già cominciato a lavorare con Michele Uva che essendo vicepresidente Uefa ed essendo fra i protagonisti della legge sugli stadi è uno degli italiani che conosce meglio questo tema. A proposito del restyling del ‘Franchi’ abbiamo considerato il vantaggio da un lato di valorizzare lo stadio storico della città e dall’altro lo svantaggio di una complessità burocratica e tecnica gigantesca per mettere le mani sullo stadio facendo fra l’altro lavori molto limitati, molto costosi ed il problema di capire dove dovrebbe giocare la Fiorentina durante i lavori. Tutto poi sarebbe in mano alla Sovraintendenza, dunque l’autorità dello Stato. La conformazione dello stadio ‘Franchi’ che negli anni ’30 poteva avere un senso, oggi è assolutamente inaccettabile e scomoda perché hai le curve lontano dal campo e vedi i giocatori lontanissimi. La copertura del ‘Franchi’ non risolverebbe il problema della visuale”.

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