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Montella, per la finale serve una magia

Chiediamo al tecnico campano di osare tirando fuori dal cilindro il ‘coniglio’ vincente. Ecco la nostra idea pazza

Redazione VN

La Fiorentina di Montella è risaputo gioca un bel calcio, magari eccedendo nel possesso palla, ma un modo di giocare che in questi tre anni ha portato una ventata di novità nel panorama del calcio italiano. Ma la Fiorentina senza un grande finalizzatore come Pepito Rossi risulta un po' troppo prevedibile e solo le volate di Salah e i dribbling di Joaquin riescono a scardinare le difese avversarie.

La partita contro il Siviglia è di quelle al limite dell'impossibile e per poter ribaltare lo 0-3 dell'andata servirà sicuramente una prova maiuscola da parte di tutti i giocatori ma anche qualche trovata di Vincenzo Montella.

Restando in bilico tra il 4-3-3, al momento favorito, con Savic esterno di destra e poi tutto come da copione (guarda il campetto) e un 3-5-2 che non appare la soluzione per controbattere il 4-2-3-1 di Emery (guarda qui), la Fiorentina darebbe al tecnico spagnolo una soluzione che lui conosce a menadito e certamente ha già studiato perfettamente.

Ecco che se vogliamo ribaltare una partita quasi persa, serve un tocco di genio di Montella, una mossa che possa mettere in difficoltà il Siviglia molto bravo a difendersi e a ripartire in contropiede, ma che pressato potrebbe andare in crisi.

La soluzione pazza che propongo e che riconosco è al di fuori della logica calcistica è quella di rischiare il tutto per tutto con Joaquin sulla linea di difesa ovviamente con compiti prettamente offensivi. In suo aiuto un centrocampista (Mati Fernandez o Badelj) e una difesa pronta a 'scivolare' a destra per coprire lo spagnolo con licenza di avanzare.

Sul fronte destro si potrebbe provocare una superiorità che potrebbe essere determinante nella rimonta, ben sapendo che i rischi contro il trequartisti andalusi sarebbero tanti. Ma dopo uno 0-3 cosa può fare un tecnico se non rischiare qualcosa?

Noi la buttiamo lì consapevoli dell'azzardo, ma poi aspettiamo da Montella una qualsiasi altra idea che ci dia la carica per rimontare. Perché il cuore ci dice che qualcosa si può fare anche se sarà tremendamente difficile.

SAVERIO PESTUGGIA