Vincenzo Montella ha parlato a 360° ai microfoni di Sky direttamente dal Centro Sportivo adiacente allo Stadio Franchi. Ecco le parole del tecnico viola: “Rimpianti per aver giocato poco in Nazionale? Non ne ho, ho dato sempre il massimo. Nel 1973-74 sono nati grandi attaccanti come Inzaghi e Vieri, c’era molta concorreza. La sosta? Abbiamo abbassato la tensione come è normale fare durante le soste, stiamo comunque lavorando bene. Giuseppe Rossi? E’ in fase riabilitativa, l’ho visto bene dal punto di vista fisico. Ha entusiasmo e sta lavorando con il suo fisioterapista Luke Bongiorno. Sarebbe il massimo poterlo avere nel finale di stagione ma non dobbiamo avere fretta. La coppia Jovetic-Rossi? Dobbiamo goderci il presente e non guardare troppo al futuro. Il terzo posto? E’ molto vicino così come il settimo, si deciderà tutto nelle fasi finali: dobbiamo avere un occhio in avanti e uno indietro. E’ complicato raggiungere il terzo posto ma noi dobbiamo fare il massimo giocandoci le nostre possibilità.
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L’approccio all’Europa League delle italiane? E’ una competizione che dà visibilità sebbene sia seconda alla Champions. Porta via energie mentali ma fa accumulare esperienza fondamentale: è logico che per affrontarla serve una rosa ampia. Se mi aspettavo questa bella classifica? Quando ho iniziato questa avventura non ho pensato al futuro e nemmeno guardato le avversarie. Abbiamo fatto bene fin da subito ma non si può abbassare la soglia di attenzione. Il gioco basato sul possesso? La società mi ha chiesto di conquistare i tifosi tramite il bel gioco: a volte si corre qualche rischio. Mi piacerebbe vedere anche qualche passaggio in meno e qualche gol in più; ai miei ragazzi alle volte piace arrivare in porta col pallone. Le palle inattive? Ci lavoriamo, abbiamo uno specialista (Gianni Vio ndr). Dobbiamo lavorare meglio sulle palle inattive perchè in questi casi abbiamo subito diversi gol.
Lo staff nutrito? La società ci ha dato la possibilità di essere tanti e abbiamo basato il lavoro su questo. Sono lungimiranti e credo inoltre che il mio staff si potrà allargare. Io ancora a Firenze l’anno prossimo? Direi proprio di si, devo ancora parlare con la società ma c’è sinergia. Nel calcio quando le cose vanno bene si parla di mercato. La cena con Totti? Siamo amici e siamo stati a cena insieme con le nostre mogli. Non credo che tornerà in Nazionale. Le difficoltà degli allenatori? Sono tante, è importante capire l’aspetto umano oltre che quello tecnico-tattico. Se sono meglio di Capello nella gestione dei giocatori? Trofei alla mano è il numero uno: a posteriori posso dire che mi ha gestito bene poichè segnavo sia quando giocavo titolare che quando subentravo. Conte? Sta facendo un campionato straordinario perchè ha costruito una mentalità vincente. Ho avuto molti allenatori nella mia carriera: credo che Capello emerga per la gestione dello spogliatoio e Spalletti per il lavoro sul campo. L’attaccante che più mi somiglia? Dybala del Palermo per le movenze. Le mie ambizioni? Un giorno mi piacerebbe allenare all’estero, ma solo in futuro. Amo il campionato inglese e quello spagnolo”.
STEFANO ROSSI
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