Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella è intervenuto a Radio Blu per commentare la vittoria del Premio Bearzot e parlare dell'attualità della Fiorentina: "Grazie dei complimenti, non me l'aspettavo di vincere guardando l'albo d'oro, Prandelli e Mazzarri sono allenatori che hanno una curriculum del tutto diverso dal mio, che ho appena iniziato. Oggi Bearzot servirebbe, anche come esempio di fair play. Prandelli? Mi ha allenato per un po', mi utilizzava seconda punta, una cosa inusuale per me. Stanotte sono riuscito a dormire malgrado l'adrenalina, di solito non ci riesco. La squadra nelle tante difficoltà di ieri ha dimostrato maturità e carattere, senza farsi prendere dal vittimismo, ed ha fatto un ottimo secondo tempo. L'ingresso di Romulo? Con un giocatore in meno il brasiliano mi consentiva di cambiare sistema di gioco, e poi ha qualità utili per me. La cena di Tagliavento? Spero sia d'accordo sul fatto che avesse torto. Un'amichevole per stemperare gli animi, con l'incasso destinato a Borgonovo? Io sarei d'accordo".
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Montella: “Caos in tribuna? Firenze non si discute”
“Non ci saranno problemi per il mio futuro” (COMMENTA)
"Galliani? In tribuna non so cosa sia successo, ma non è opportuno parlare di Firenze in generale per un episodio, sappiamo tutti com'è ospitale la città. Il mio contratto? La Fiorentina può decidere se prolungare il mio contratto per il terzo anno, ma non ci saranno problemi. La classifica? Rispetta il nostro valore, ma potevamo fare ancora meglio. In ogni caso un quarto posto sarebbe un risultato eccellente, per noi l'obiettivo è conservare questo posto, ma andrebbe bene anche il quinto. Per costruire una squadra d'alto livello comunque serve lavorare per alcuni anni su una squadra. L'idea di fare l'allenatore? M'è venuta quando stavo in panchina a Roma, da quel punto di vista sono molto più esperto di quanto si pensi (ride). Firenze esige molto, ma è anche calorosa. Escludendo Cagliari non credo che siamo meno brillanti del solito, ieri poi col vento e l'avversario forte era difficile fare il nostro gioco. Ljajic? La sua crescita è dipesa da lui, io ho gestito i suoi umori, ma il suo intento era evidente sin dal ritiro. Jovetic? Non penso che ci sarà contro l'Atalanta. I bergamaschi sono una squadra rognosa".
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