Il "piano" di Montella adesso è chiaro a tutti. Perchè se fino a poche settimane fa l'opzione "Cuadrado terzino" sembrava solo una mossa della disperazione, da utilizzare nei minuti finali di una gara da recuperare, adesso l'esperimento è diventato un'idea concreta. Dalla partita di ritorno di Europa League con la Juve, il colombiano è stato sempre impiegato nel suo ruolo originario, due volte dall'inizio e due a partita in corso. Un po' è stata la necessità, nel senso di infortuni ma anche della mancanza di laterali puri di destra nella rosa viola. Molto, però, è stato dettato dalla voglia di Montella di osare ancora un po' dal punto di vista tattico, dopo aver vinto tante scommesse a partire dal centrocampo senza mediani.
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Cuadrado modello Dani Alves, i pro e i contro
Tra esperimento e futuro: i pro e i contro del nuovo ruolo
I risultati, bisogna ammetterlo, sono stati sempre più convincenti, almeno a livello di tenuta difensiva da parte dell'ex giocatore di Lecce e Udinese. Che come interpretazione del ruolo, da "terzino a tutto campo", ricorda molto un fuoriclasse come Dani Alves, non a caso un elemento per il quale il tecnico viola non ha mai nascosto la sua stima. Qualcuno nelle scorse settimane ha anche ipotizzato un suo possibile arrivo alla Fiorentina, magari come parziale contropartita dello stesso Cuadrado, ma l'ingaggio del brasiliano sembra fuori portata per le casse gigliate. E allora viene da pensare che forse Montella stia facendo con Cuadrado le "prove" in vista della prossima stagione, ammesso che il numero 11 con le treccine rimanga a Firenze al termine della trattativa tra Fiorentina e Udinese (e di fronte ad eventuali maxi offerte). Intanto da questi primi tentativi, emergono in maniera abbastanza evidente alcuni grandi "pro" ed altrettanti "contro". Vediamoli nel dettaglio:
I PRO: Con Cuadrado terzino la Fiorentina guadagna un giocatore nella fase d'attacco. Un grande vantaggio e un grande problema per le difese avversarie, sempre che chi viene schierato in avanti riesca a lasciare il segno molto più di quanto fatto da Matri e co. domenica scorsa. La velocità e i polmoni superiori alla media, permettono al colombiano di arrivare spesso sul fondo o all'interno dell'area di rigore. Non solo, ma arrivando come un treno dalle retrovie, diventa assai più difficile contenerlo.
I CONTRO: Ci sono però anche aspetti negativi. Forse la preferenza del giocatore, che come esterno d'attacco ha attirato le attenzioni delle big d'Europa e adesso deve riadattarsi in un ruolo diverso, e di maggior sacrificio. Ma i punti interrogativi sono soprattutto altri due: il primo riguarda la fase difensiva perchè, nonostante i buoni segnali di cui parlavamo prima, è evidente che la marcatura e le diagonali non sono esattamente il punto di forza di Cuadrado. E dunque questa formula rappresenta un rischio, specie quando le avversarie schierano un giocatore 'pericoloso' da quella parte. L'altra questione riguarda l'apporto dello stesso giocatore: per quanto sia resistente, è chiaro che partendo da terzino Cuadrado arriva meno spesso e con minor lucidità in zona gol. Vale la pena rinunciare, in parte, ad una delle armi più affilate dell'intera rosa? Se davanti hai fenomeni - come il Barcellona - sì, in caso contrario forse no.
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SIMONE BARGELLINI
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