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Milan, dopo il Camp Nou parte la corsa al poker scudetto

Può una squadra, piccola e fragile, avvolta in una spirale di terrore e sconfitte, uscire indenne da San Siro? La sfida tra Milan e Fiorentina è diventata un terribile testacoda, …

Redazione VN

Può una squadra, piccola e fragile, avvolta in una spirale di terrore e sconfitte, uscire indenne da San Siro? La sfida tra Milan e Fiorentina è diventata un terribile testacoda, vista da Firenze il peggiore degli incubi. Difficile immaginare che la sconfitta del Camp Nou e la conseguente eliminazione dalla Champions League, fiacchi i desideri di rivincita della squadra di Allegri, che in campionato vola e ha uno stimolo forte: tenere dietro la Juventus. Pericoli, oggi a San Siro, in una partita che assomiglia tanto ad una via Crucis, ce ne saranno moltissimi.

Il Milan è solido in difesa (la seconda del campionato) nonostante l'assenza di Thiago Silva e in attacco conta sul capocannoniere del torneo: Zlatan Ibrahimovic. L'ultima in casa, lo svedese l'ha vinta da solo contro la Roma. Difficile mettergli la museruola. Il faticoso 0-0 dell'andata, prima di Delio Rossi sulla panchina viola, è un ricordo lontano e sbiadito. Per la Fiorentina quella partita doveva essere l'inizio di un percorso nuovo, di un rilancio nella corsa all'Europa. E invece, progressivamente, tra sconfitte laceranti e inattese, la squadra è sprofondata sempre più giù. Il Milan, invece, vuole battere la Fiorentina anche per dare slancio al suo sprint finale. «Lo scudetto non dobbiamo lasciarcelo sfuggire», il richiamo di Allegri. Il calendario dei rossoneri da qui al 13 maggio è piuttosto agevole e presenta un solo tappone dolomitico, il derby alla penultima giornata: dopo la Viola, la capolista ha in programma (martedì) la trasferta in casa del Chievo, e il doppio confronto non irresistibile a San Siro con Genoa e Bologna. Allegri vuole fare poker: 12 punti in quattro gare, sperando che nel frattempo la Juve inciampi in un ostacolo, magari già a Palermo, oppure in casa con la Lazio.

Difficile, per non dire impossibile, sperare che il Milan sia distratto dalla Pasqua. In casa va a caccia della vittoria numero dieci. Ambrosini, il migliore al Camp Nou, dovrebbe giocare davanti alla difesa altrimenti è pronto Muntari; attenzione agli inserimenti di Nocerino, che ha già segnato nove volte e che ha fatto centro anche nella tana inviolabile del Barcellona. Robinho colpirà nella zona di De Silvestri. Riposerà Boateng, ma Emanuelson, candidato a sostituirlo nel ruolo di trequartista, proprio in questo periodo ha dimostrato di essere un giocatore da Milan. Il resto lo faranno Ibra (22 gol in campionato sino adesso) e la voglia del Milan. Cassano ci sarà, ma partirà dalla panchina. Sulla carta la Fiorentina parte battuta in ogni zona del campo. PeServirà una difesa feroce, concentrazione massima e ripartenze fulminanti. Sperare nello 0-0 è utopia. Il Milan in casa è rimasto all'asciutto solo due volte contro Inter e Napoli.

Alessandro Bocci - Corriere Fiorentino