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Mercato, i conti in tasca alla Fiorentina

Il bilancio è in leggero attivo e il monte ingaggi è diminuito: ci sono i margini per gli ultimi innesti

Simone Bargellini

Calcolatrice in mano e via al classico giochino dei conti del mercato (da rifare, aggiornato, il prossimo 1 settembre). A 20 giorni dalla fine della sessione estiva il mercato della Fiorentina stenta ancora a decollare e il bilancio è in attivo. L'acquisto, vicinissimo, di Nikola Kalinic porterà sostanzialmente in equilibrio i conti relativi alle operazioni di mercato.

Le cifre: i viola hanno visto partire molti giocatori importanti, ma quasi tutti a parametro zero (o per fine prestito). L'unico con cui si è fatto cassa è stato Stefan Savic, che ha fruttato circa 10 milioni cash, oltre al cartellino di Mario Suarez, a cui vanno aggiunti i quasi 2,5 milioni incassati da Piccini e Bittante. In entrata la Fiorentina ha messo mano al portafoglio per Gilberto (circa 2 milioni) e per Astori (6 milioni tra prestito e riscatto obbligato), a cui vanno aggiunti i 500mila euro per il prestito di Sepe. Il saldo attuale è dunque +4 milioni, destinati a finire, con qualche piccola aggiunta, nelle casse del Dnipro. Nel frattempo, il monte ingaggi si è sensibilmente abbassato senza i 4,5 milioni di Gomez, gli 1,7 di Aquilani e Richards passando per i quasi 2 complessivi di El Hamdaoui e Lazzari etc etc. In tutto una sforbiciata da oltre 15 milioni netti, reinvestita in parte (circa 5 milioni, a grandi linee) per i nuovi acquisti -contando già Kalinic - e per i contratti rinnovati a Babacar e Bernardeschi.

E poi? Potrebbe toccare ai Della Valle finanziare gli ultimi 2-3 innesti necessari. Nessuno chiede le spese faraoniche e a volte un po' pazze fatte da Milan, Inter e co, ma magari ci sarà modo di attingere al "tesoretto" messo da parte con la cessione di Cuadrado, e che sembrava destinato a finire nell'affare Salah. Ci sono ancora 20 giorni per utilizzarlo in altro modo.