Ai microfoni di Radio Bruno arrivano le parole Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo dell'Atalanta: "La Fiorentina? Alla vigilia della stagione la consideravo una squadra importante. Ora questa classifica va consolidata con altre partite, ma mi sembra un fenomeno destinato a durare. Dare eccessivi meriti a Sousa mi sembra un po' svilente per chi ha allestito la squadra, completa in tutti i reparti. Sousa è la ciligiena sulla torta. Credo che sia destinato a durare. Sousa sa bucare lo schermo televisivo, ma lo fa con pacatezza. Diamo merito però anche ai giocatori che vanno in campo. Per me Kalinic non è una sorpresa. Giocammo col Napoli contro l'Hajduk Spalato nel 2008 e mi interessai a lui. Costava 7-8 milioni. Ne parlammo persino con Reja l'anno passato. Con l'Atalanta ci siamo salvati l'anno passato senza grossi problemi. Ci mancarono i gol di Denis che ne fece solo 8. L'Atalanta però ha questo gruppo storico di giocatori, in più c'è la mano di Reja che ha dato equilibrio ai giocatori. Pradè mi chiamò spesso per Bonavenuta e Baselli, ma mi diceva che non aveva budget per loro. Noi non eravamo interessati a farli partire in prestito o con altre formule. Quando arrivai io a Bergamo Baselli non era particolarmente apprezzato. Lo abbiamo seguito quando era in comproprietà col Cittadella e siamo stati costretti a pagarlo 800.000 euro per riprenderlo. A Bergamo c'è un grande culto per il settore giovanile, ma spesso c'è troppa paura a metterlo in campo".
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Marino: “Kalinic? Volevo portarlo al Napoli. Baselli e Bonaventura…”
L'ex direttore sportivo dell'Atalanta e un retroscena di mercato
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