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Manfredini: “Contro il Chievo partita molto aperta. I viola non devono porsi obiettivi”

"Chiesa? Io ho giocato a Roma con Enrico. Federico pedala, è velocissimo, migliora di partita in partita. Non so se potrà superare il padre, che ha fatto tante cose, ma sicuramente ha grandissima prospettiva"

Redazione VN

Il doppio ex di Chievo Verona e Fiorentina, Christian Manfredini, ha parlato a Radio Fiesole:

"Il Chievo gioca in casa ed è una squadra molto collaudata ed esperta. Vedo però una partita molto aperta. La Fiorentina è partita fra lo scetticismo iniziale, ma ha dimostrato che tanti giocatori e l'allenatore sono validi. Simeone ha fatto bene lo scorso anno, Chiesa sta facendo benissimo e c'è un giocatore esperto come Thereau. Bisogna capire cosa si vuole. Se si vuole arrivare in Champions è chiaro che l'umore dei tifosi è grigio. Questa squadra non deve porsi obiettivi, deve far crescere i giovani. E' normale che la società abbia voluto tirare un po' il freno dopo aver speso tanto e questo i tifosi devono comprenderlo.

Chiesa? Io ho giocato a Roma con Enrico. Federico pedala, è velocissimo, migliora di partita in partita. Non so se potrà superare il padre, che ha fatto tante cose, ma sicuramente ha grandissima prospettiva. Io ho giocato anche con il papà di Simeone. Quando vedo questi ragazzi figli dei miei ex compagni sono molto felice. La società ha intrapreso questa strada con i giovani e va supportata. Benassi? Al Torino mi piaceva molto, è nel giro della Nazionale, ed è un talento. L'allenatore decide ed alla fine qualcuno è sempre penalizzato. Non c'è altra strada che farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa, anche se può sembrare una frase banale. Ma nel calcio è così".