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L’ultimo esame viola: vincere anche in trasferta

Domenica, contro la Lazio, l’occasione per sfatare il tabù

Redazione VN

Tra le mura amiche, quelle del "Franchi", la Fiorentina ha dimostrato di essere imbattibile. O quasi. Si, perché ha perso soltanto una volta (contro il Pescara) e, poi, ha sempre raccolto punti pesanti, di fatto costruendo la sua attuale classifica proprio nel fortino di famiglia. I viola, infatti, sono la squadra che ha ottenuto più punti in casa. Ben 33 su 42 disponibili, meglio di Lazio e Juve (32), Napoli (31) e Milan (30). Grande gioco, pubblico che finalmente è tornato ad ammirare con divertimento una squadra che, davanti ai suoi tifosi, si esalta. Vedi Toni: 7 reti messe a segno tutte al "Franchi".

Un motivo d'orgoglio, certo, ma quando l'asticella degli obiettivi inizia ad alzarsi, ecco che il fattore trasferta diventa un problema. Il principale. Perché la Fiorentina, lontano dal "Franchi", ha dimostrato raramente di sapersi imporre (come successe contro il Milan o contro il Palermo). Per il resto, però, sono arrivate sconfitte cocenti contro Catania e Bologna (nonostante il vantaggio iniziale) ed altre che forse hanno fatto ancora più male all'ambiente (come contro la Roma e la Juve). Insomma, fuori dal fortino fiorentino, i viola non riescono ad ingranare la marcia necessaria per puntare all'obiettivo Europa con la "C" maiuscola: quella della Champions.

A Roma contro la Lazio, domenica sera, la Fiorentina dovrà fare di tutto per invertire questa tendenza negativa fuori casa. Gli stimoli non mancheranno: la Lazio verrà da un turno di Europa League (stasera a Stoccarda), dove sicuramente darà il massimo per continuare la corsa in quella competizione. D'altronde la Lazio è l'unica squadra ad avere ancora tre fronti aperti: campionato, Coppa Italia (in finale) e, appunto, l'Europa League. Non si tratterà di un'ultima chiamata, certo, ma se i viola vorranno centrare un traguardo prestigioso come quello della Champions, allora manca un ultimo esame da superare: giocare in trasferta così come dimostrato in casa.

MATTEO DOVELLINI

twitter @MatteoDovellini