L’ultimo dei “resuscitati”, con un futuro a Firenze

Chiamatela la "specialità della casa" di Montella, l'allenatore che sembra ormai prossimo a lasciare Firenze. In questi suoi tre anni di gestione ha avuto, tra i suoi meriti, quello di valorizzare al massimo la rosa a sua disposizione, con pochissime eccezioni. Riuscendo, inoltre, a rilanciare giocatori considerati da quasi tutti ormai a fine corsa (nella Fiorentina o nella loro carriera). Da Ljajic, Toni e Neto passando per Vargas fino ad arrivare a Ilicic e Gilardino. Scommesse stravinte dal tecnico campano che ha saputo trasformare lo scetticismo o i fischi intorno a questi giocatori, in applausi. L'ultimo in ordine cronologico è proprio il centravanti di Biella, tornato in viola a gennaio dopo l'esperienza in Cina, apparso ai più - compreso chi scrive - un acquisto inutile sia per gli equilibri dello spogliatoio che per il valore dell'ormai 33enne centravanti.

Invece ha vinto il Gila, aspettando il suo momento, lavorando sodo per ritrovare la forma fisica giusta, e tornando ad essere più che utile alla causa. Un rendimento che gli varrà la conferma anche per la prossima stagione. Non sembrano infatti esserci più dubbi sul fatto che Gilardino sarà riscattato dal Guangzhou (c'è un accordo già fissato a 1,5 milioni) e firmerà un biennale con la Fiorentina. Ieri a Palermo l'attaccante ha segnato e offerto l'assist ad Alonso per il gol del 3-2. Terza rete per lui nelle ultime 4 partite e una media-gol sempre più interessante, circa uno ogni 180'. 4 gol per Gilardino come quelli segnati in campionato da Mario Gomez, ma con un minutaggio circa doppio. Quello del tedesco è l'unico, vero, grande flop di Montella. L'allenatore capace di "resuscitare" giocatori insperati, ha contribuito al fallimento di quello che doveva essere il top player, prelevato a peso d'oro dal Bayern campione d'Europa. E' questo l'incredibile paradosso. Certo il giocatore ci ha messo moltissimo del suo, ma questo vale anche per quelli che si sono rilanciati contro pronostico. Come Gilardino che si è guadagnato la conferma proprio grazie alla definitiva bocciatura di Gomez. Mors tua, vita mea.

SIMONE BARGELLINI

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