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Lotta di nervi nella roulette russa della Champions

I viola sono “costretti” ad un record quasi storico (COMMENTA)

Redazione VN

La prima delle cinque doppie sfide per l’approdo in Champions League finisce con un nulla di fatto, o quasi. Il Milan può sorridere per il vantaggio invariato, ma con una giornata in meno da giocare, la Fiorentina si toglie un turno esterno che poteva essere insidioso, e scopre che la rivale non è solida come appariva. I rossoneri infatti faticano più del dovuto col Catania, in una partita che sembrava poco più di una formalità viste le scarse ambizioni di classifica. Ma, come aveva dimostrato anche il Torino a Firenze, tutto è possibile, anche negli ultimi turni di campionato, che di solito regalano poche sorprese quando ad essere coinvolte sono squadre che hanno poco da chiedere alla classifica.

Il Milan schiva il primo colpo, ma già domenica gioca contro un Torino che dopo la sconfitta nel derby rischia di ritrovarsi a lottare per non retrocedere. Non va certo meglio alla Fiorentina, che sabato ospita la Roma, già corsara al Franchi in Coppa Italia. A proposito, a posteriori il giocare con qualche ora di ritardo non ha giovato al Milan, nervoso più del dovuto dopo lo svantaggio firmato Legrottaglie. Questo finale sarà una guerra di nervi, oltre che un duello calcistico, e da questo punto di vista la Fiorentina guadagna una metaforica frazione di punto, viste le insicurezze palesate dai rivali e la loro situazione, col tecnico Allegri praticamente esonerato e la pesantezza dell’obbligo di andare in Champions, problema che non assilla i gigliati.

Una specie di roulette russa, metaforicamente parlando, con solo quattro camere nel tamburo della rivoltella, e forse nessun proiettile. Quattro partite in cui è vietato sbagliare, o il rischio di vedere sfumare tutto sarebbe enorme, indipendentemente da chi commette il passo falso. La Fiorentina in questo senso è chiamata ad una vera e propria impresa, quasi costretta a vincere le prossime quattro partite e sperare che il Milan si fermi ancora (se i rossoneri perdessero una gara i viola potrebbero permettersi il lusso di un pareggio). Curiosità, se Montella e compagni vincessero tutte le prossime quattro partite, cosa che comunque non garantirebbe la Champions, arriverebbero a sette successi consecutivi in campionato, risultato che in Serie A la Fiorentina non eguaglia da 53 anni, quando le vittorie inanellate furono addirittura otto. Un’impresa difficile, ma non impossibile.

FRANCESCO CIANFANELLI

twitter @FCianfanelli