"Prestito - in questo caso biennale - con diritto di riscatto a una cifra già prefissata di circa venti milioni di euro: è questa la formula con cui Gil Bastião Dias è approdato alla Fiorentina dal Monaco. Un'operazione che focalizza gli obiettivi sul rinforzo nel presente della rosa e la valorizzazione di un giocatore potenzialmente futuribile. Questa tipologia di accordo racchiude però alcune insidie, può essere produttivo nell'immediato ma creare casi spinosi con il passare del tempo. Come, ad esempio, è accaduto con Mohamed Salah, arrivato a Firenze nel 2015 dal Chelsea nell'ambito della trattativa per la cessione di Juan Cuadrado alla società inglese: sei mesi di prestito con diritto di riscatto, il famoso accordo formale che tanto ha fatto discutere e tanto ha influito in modo negativo sulle strategie della Fiorentina.
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L’operazione Gil Dias e una formula rischiosa
Analizziamo il prestito con diritto di riscatto con cui la Fiorentina ha acquistato il portoghese
"Il rischio risiede innanzitutto nelle scelte del tesserato, a cui spetta l'ultima parola, in questo caso la firma sul contratto dopo il versamento della cifra necessaria per il riscatto. La volontà di Salah, ad esempio, fu decisiva, facendo saltare l'accordo con i gigliati - facendo salire alla ribalta la famosa "scrittura privata" - per poi accasarsi alla Roma, la quale aveva trovato l'intesa con il Chelsea.
"Il caso dell'egiziano non è il solo: un altro giocatore arrivato a Firenze con la formula del prestito con diritto di riscatto è stato CristianTello, dapprima in viola per sei mesi, poi per una stagione intera. Le sue prestazioni non hanno mai convinto, così al termine dell'accordo le parti si sono separate e alla Fiorentina non è rimasto niente, nè la risorsa sportiva, nè un introito derivante da una ipotetica cessione. Questa situazione è naturalmente abbastanza comune ed è la "terra di mezzo" di questa soluzione.
"Chiedere invece a Hernan Toledo quando il prestito con diritto di riscatto diventa una condanna. O quantomeno una tassa da subite nel processo di evoluzione sportiva. Arrivato a titolo temporaneo per ventiquattro mesi, l'argentino è stato messo da parte, sia a causa della mancanza di fiducia mostrata nei suoi confronti da parte di chi probabilmente non lo ha ritenuto pronto sotto alcuni punti di vista, sia per un riscatto talmente lontano e dalla cifra quasi improbabile che non gli hanno certamente giovato.
"Per sapere quale sarà il destino di Gil Bastião Dias dovremo attendere i verdetti del campo: i margini dell'operazione sono rischiosi, proprio perché la Fiorentina potrebbe ritrovarsi con un caso spinoso tra un po' di tempo, magari con il giocatore intenzionato a knon firmare oppure con la regia dei top club a far pressioni su di lui e sul Monaco. Ma non per forza dovrà finire così: i viola si sono dotati di un patrimonio sportivo da coltivare e valorizzare. Per questo, visto il talento, potrebbe aver trovato un campione, dall'esito positivo anche negli scenari futuri.
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