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Commisso: “La Fiorentina deve essere rispettata, sennò mi farò sentire. Batistuta non era così convinto di venire a Firenze”

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è stato ospite negli studi del Pentasport

Redazione VN

Dopo la visita al sindaco Dario Nardella a Palazzo Vecchio, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso si è recato negli studi di Radio Bruno. Nel corso del Pentasport ha ascoltato i messaggi vocali degli ascoltatori e risposto alle domande dei giornalisti:

"La mia giornata di oggi? Sono stato con la squadra al centro sportivo, poi abbiamo incontrato Dalbert. I responsabili del mercato sono Barone, Pradè e Montella. Sono loro che cercano e scelgono i giocatori, mi hanno detto tanti nomi, a qualcuno ho detto di no.Poi abbiamo incontrato il sindaco, per parlare di stadio. L'intenzione c'è, vogliamo fare qualcosa, stiamo pensando ad un investimento giusto, senza strafare ma che possa migliorare la Fiorentina.

Divertimento? Mi sto divertendo moltissimo, direi "assai". Questo è un lavoro di passione, lo dico sempre a tutti quelli che lavorano con me. Mi prendono in giro tutti, perchè alla mia età si va in pensione solitamente, ma io voglio ancora fare tanto. Questo è il periodo in cui voglio ridare al calcio quello che il calcio ha dato a me.

America? Nel '62 si è stabilita la mia famiglia in Pennsylvania, prima ci era andato mio padre con mio fratello, poi li abbiamo raggiunti con mia madre. Forse è stato l'anno migliore della mia vita, anche perchè è stato l'unico in cui non lavoravo.

Padre? Faceva il falegname, ha fatto tanti sacrifici. Lui è stato anche prigioniero di guerra in Kenya, poi ha sofferto anche la depressione del '29, prima di tornare in Italia. Ci ha insegnato tutto, i nostri valori. Nel '56 è tornato in America, e noi siamo andati nel '62. Purtroppo è morto nel '71, ma sono sicuro che da lassù abbia visto tutto quello che ho fatto.

Famiglia? Caterina, mia moglie, lei si che mi comanda tutti i giorni. Poi con noi lavora anche nostro figlio, siamo molto felici di poter essere sempre una famiglia. Ho fondato Mediacom nel '95 in un garage. Avevo la grande convinzione di fare la cosa giusta con Mediacom, così come ce l'ho con la Fiorentina.

Sky? L'ha comprata Comcast, che sono dei miei amici. Abbiamo iniziato insieme, come piccoli produttori di cavi.

Lavoro? Non sono venuto qui per fallire, nemmeno per fare schifo. Sono qui per fare sul serio e lavorare duramente.

Tifosi? I Della Valle mi dicevano che i presidenti non devono stare con i tifosi e parlare con loro, ma non è il mio modo di vedere il calcio. Senza i tifosi non si arriva da nessuna parte. Io sono il mediatore tra tifosi e squadra, io voglio stare con loro. Io sono sempre in contatto con Firenze, leggo i commento, ascolto le radio, non mi perdo mai niente.

Come diminuire il gap con le altre squadre? Abbiamo studiato fin dal primo giorno incassi e ricavi. Il Milan negli ultimi anni ha fatto male anche con grandi ricavi, ma per provare a fare bene servono. Abbiamo iniziato con Mediacom, che potrà aiutare la Fiorentina ad aumentare gli incassi, poi ci servirà il brand, lo stadio e via dicendo.

Giro di campo? Tremavo, non so come ho fatto a non commuovermi. Sono andato a salutare anche i tifosi del Napoli, loro sono tifosi, e hanno sempre ragione. Non si può fare le cose male qui, sennò che trattamento riceveremmo li?.

Genova? Domenica seguirò la Fiorentina anche a Genova. Voglio anche stare vicino alla gente di Genova, che hanno sofferto tanto con la brutta storia del Ponte Morandi.

Mihajlovic? Mi sono commosso molto quando l'ho visto. Uno come lui  arriva  ogni 100 anni, gli auguro di guarire il prima possibile, anche se non lo conosco.

Chiesa? Ho fatto poche promesse a Firenze, ma una che ho fatto e rispettato è stata su Chiesa. Avevo detto che sarebbe rimasto e così è stato. Poi vedremo cosa succederà l'anno prossimo, con l'eventuale rinnovo.

De Paul? Per ora non posso dire niente, ancora non è chiuso il mercato. Vedremo che succede, è un giocatore che andrebbe bene per la Fiorentina.

Montella? Non lo conoscevo, ma la mia idea era dal primo giorno che pensavo che lui sarebbe rimasto. Nella prima settimana in cui sono arrivato, il primo che abbiamo preso è stato Pradè, che mi è piaciuto da subito, e con lui abbiamo scelto di confermare Montella.

Batistuta? Ci siamo incontrati all'inizio, ma non sono convinto fino in fondo che lui voglia venire alla Fiorentina.

Diritti Tv? Non ho ancora studiato bene la situazione, ma sicuramente in Inghilterra è meglio che in Italia. Io rappresento la Fiorentina e voglio essere rispettato."

https://www.violanews.com/news-viola/nardella-restyling-franchi-o-struttura-nuova-lo-stadio-si-fa-con-commiso-lavoro-in-team/

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