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Paulo Sousa: “Pepito potrebbe giocare anche domani. Io come il Trap? Magari”

La conferenza stampa del tecnico alla vigilia di Fiorentina-Bologna

Simone Bargellini

Vigilia di Fiorentina-Bologna, turno infrasettimanale del campionato di Serie A. Parola, come sempre, a Paulo Sousa in conferenza stampa.

"Io come Trapattoni? Mi piacerebbe essere come lui. Sono venuto in Italia per imparare e confrontarmi con allenatori forti. Quando si è all'inizio di un progetto vanno costruite le fondamenta, poi tutto il resto. Rispetto alle ultime partite dell'anno scorso ci sono tre-quattro giocatori tra i titolari. Ci sono tantissime situazioni intorno da gestire. Non possiamo dimenticarci che tutte le squadre sono migliorate a livello qualitativo, per cui è difficile partire bene quando fai tanti cambi e hai alle spalle risultati importanti. Devo essere soddisfatto e cercare di gestire la critica costruttiva, al tempo stesso continuare a lavorare sulla miglior strada.

Il mio compito più difficile è allenare la squadra ai nuovi concetti, amalgamare il gruppo e allo stesso tempo arrivare ai risultati. Il Bologna? Sta crescendo, hanno tante soluzioni in attacco, è una squadra organizzata che difende bene ma non sarà chiuso come altri avversari, proveranno a metterci in difficoltà. Dovremo mettere in campo più aggressività e velocità di esecuzione per costruire maggior gioco offensivo.

Gli acciaccati? Si sono allenati tutti oggi, Vecino non aveva dolore mentre Ilicic, Babacar e Kuba ne avevano un po' ma solo di natura articolare, niente di preoccupante. Borja Valero? Desideriamo che tutti i migliori possano giocare sempre, ma nel calcio moderno dobbiamo tenere conto di tanti fattori, a partire dall'intensità di gioco. Cercherò di fare la miglior gestione, fermo restando che Borja è un giocatore importante per questa squadra. Mario Suarez? L'uomo mercato è stato Savic, non Suarez. Ha avuto un'abitudine ad un gioco completamente diverso al nostro calcio. E' un giocatore importante, ha caratteristiche importanti, sta crescendo e sta interagendo, ha bisogno del suo tempo.

Gilberto? E' cresciuto tanto, deve migliorare ancora in fase difensiva. E' un ragazzo molto propositivo, si è inserito bene e ha voglia, deve dare continuità al suo lavoro. Lui è un terzino di fascia, ma come molti brasiliani deve crescere in alcuni aspetti e per questo non va esposto dal punto di vista tattico, per aiutarlo.

Giuseppe Rossi? E' pronto per giocare e può giocare sempre ma, ripeto, dobbiamo ricordarci che lui è in una fase di riabilitazione. Non possiamo chiedergli di fare subito il fenomeno, lui ha qualità incredibili ma dopo due anni di stop va aspettato, vogliamo farlo tornare al suo livello. Se può giocare anche domani? Finora in partita non ha subito colpi significativi nè ha fatto uno sforzo troppo grande, quindi è in grado di giocare".