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Corvino: “Palermo fra le pagine più brutte della mia carriera. EL? Ci crediamo. Berna e il nuovo tecnico…”

"Abbiamo vanificato sacrifici, queste partite non le perdi perché manca un centrocampista o un difensore"

Redazione VN

Il dg dell'area tecnica della Fiorentina Pantaleo Corvino ha concesso un'intervista alla voce viola David Guetta per il Pentasport di Radio Bruno. Ecco le sue dichiarazioni: "Palermo? Insieme agli ultimi 45' contro il Borussia in Europa League sono due fra le pagine più brutte della mia carriera. La gara di coppa è stata terribile per me ma soprattutto per i tifosi e lo stesso si può dire della partita di Palermo. I nostri giocatori avevano fatto grandi sforzi in coppa, dove eravamo arrivati primi e avevamo vinto all'andata, e in Sicilia è successo lo stesso: vincendo saremmo stati vicinissimo al sesto posto. Abbiamo vanificato sacrifici, queste partite non le perdi perché manca un centrocampista o un difensore. Questa stagione non è fallimentare come ho sentito dire, siamo in linea con quanto avvenuto nelle ultime cinque stagioni.

Società assente? E' una cosa che non trova riscontro con i fatti, abbiamo una proprietà importate come la famiglia Della Valle che è innamorata di questa città. Hanno portato la piazza dalla Serie C alla Serie A: abbiamo raggiunto l'Europa 8 volte su 11. Le proprietà lontane sono quelle della Roma e del Manchester City, noi qui siamo sempre presenti. Non si può dire che una società è assente quando c'è un management che è sempre presente. Gli striscioni sono figli delle delusioni dei risultati, i tifosi devono essere insieme alla squadra. Quando un risultato manca non vogliamo sentirci giudicati assenti, siamo a supporto della squadra dalla mattina alla sera. Lo prendiamo come sfogo per via della delusione.

Squadra libera due giorni? Sono analisi che tengono conto di situazioni generali, siamo dirigenti di lungo corso. Il gruppo attuale ha già portato la Fiorentina in coppa. Questi ragazzi hanno forato all'ultima curva ma penso che loro non volevano quel brutto risultato. Qualcuno ha detto che abbiamo fatto dei teatrini quando parlavamo di Europa League invece ci siamo avvicinati all'obiettivo e ancora ci possiamo credere perché la matematica ce lo permette. Con la società abbiamo deciso che partiremo venerdì per la trasferta di Sassuolo, vogliamo prova a lottare ancora per il sesto posto.

Giorni di riposo? Non vengono stabiliti all'ultimo momento e li decide l'allenatore. Abbiamo fatto delle considerazioni su quanto la squadra aveva fatto prima di Palermo e da lì abbiamo preso le nostre scelte. Proprietà? Non è arrabbiata, non lo è nessuno. Abbiamo fatto 55 punti, non si può giudicare fallimentare una stagione se vinci contro Juventus, Roma e Inter.

Malumore di Sousa? Se non abbiamo vinto a Palermo qualche errore lo abbiamo fatto anche noi, così i calciatori e anche l'allenatore. Nessuno di noi è esente da colpe ed errori. Avremmo sicuramente potuto fare di più. Il tecnico avrà fatto i suoi errori ma Sousa insieme agli altri allenatori scelti dalla proprietà ha portato la Fiorentina in Europa: il nostro giudizio deve essere complessivo. Le analisi si fanno alla fine dell'anno, oggi non si può giudicare l'allenatore per gli errori che ha fatto.

Ottavo posto? Bisogna vedere come lo si è ottenuto, come ho detto siamo in linea con quanto fatto in passato. Atalanta davanti? A volte ci sono squadre meteore che fanno bene come il Sassuolo che però quest'anno è indietro.

Nuovo allenatore? Vogliamo creare una Fiorentina con un allenatore italiano, vogliamo una squadra con valori tecnici che sia una miscela di giovani e giocatori esperti. Siamo stati concentrati sul presente e lo saremo sul futuro. Tecnici che seguiamo sotto contratto? Sono delle difficoltà che stiamo incontrando ma dobbiamo saperle superare.

Bernardeschi? Pubblicamente ha detto determinate cose sulla Fiorentina, ha sempre detto di voler avere continuità con noi. Gli abbiamo fatto una proposta importante, certe volte si deve fare un sacrificio e questa proprietà è sempre pronta a farlo. Federico insieme a Chiesa e Babacar è figlio del settore giovanile, la nostra volontà è di trattenere le nostre pianticelle. Saponara? Le qualità le conosciamo tutti, non c'è nessun dubbio su di lui. Quando il talento c'è viene fuori, sempre. Molti cambiamenti nella rosa? Faremo le analisi al momento giusto oggi però siamo ancora concentrati sul presente. Tifosi? Sanno benissimo che con questa proprietà abbiamo raggiunto l'Europa molte volte. La Fiorentina sarà attrezzata bene, vogliamo essere competitivi così come lo vorranno essere Milan, Lazio, Napoli e le altre. Siamo sette e tutti puntiamo a fare bene, ognuno secondo le proprie possibilità. Sappiamo di dover andare oltre le nostre possibilità, sogniamo di vincere qualcosa. Mercato? Sono partito da -38 milioni, significa che la società aveva speso. I tifosi devono aiutarci quando qualcosa non va.

Pentito del ritorno? Quando vieni a Firenze sai che la città vive per la Fiorentina, conosco le emozioni che puoi ricevere. Conoscevo la città, sapevo dove sarei tornato. Sento di poter dare ancora qualcosa ad una città che merita un bel traguardo".

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