Di seguito vi riportiamo le parole di Norberto Neto direttamente dalla sala stampa Manuela Righini, all'interno dello stadio Franchi. Ecco le dichiarazioni del brasiliano: "La Juventus? E' come se fosse un'altra partita. Sappiamo dell'importanza e non possiamo permetterci di creare aspettative diversa ma dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Solo così potremo fare risultato. Tensione? Da parte nostra non c'è ma sappiamo quanto viene sentita questa partita in città. Il mio preparatore? E' importante, come lo sono i miei compagni come Lupatelli. E' molto importante essere uniti. Tevez e Llorente? Non dobbiamo pensare soltanto a loro ma fare la nostra partita e ricreare quello che proviamo in settimana. Lasciamo fare alla Juve la propria partita, noi faremo la nostra. Buffon? Mi piace imparare tanto dagli altri portieri, lui è un grandissimo portiere. Non ha bisogno di parole, ha vinto tanto ma ci sono altri portieri al mondo al suo livello, forse anche migliore. Mi piaceva tanto Casillas ma adesso non gioca (Neto ride, ndr)".
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VIDEO Neto: “Con la Juve senza paura, a Firenze sto bene”
“Voglio rimanere a Firenze. Questa partita è speciale per tutta Firenze”
Poi sul suo momento di difficoltà ad inizio stagione: "Se andiamo a vedere i numeri vediamo che siamo la terza miglior difesa. Il nostro obiettivo è quello di mantenersi ad un livello altissimo, ma ci sono anche momento di difficoltà. Quello che mi dava fastidio all'inizio era il fatto di non giocare, poi la stampa ed i giornalisti non hanno influito perché tutto fa parte del calcio, anche le critiche. Questa è la mia mentalità. La partita dell'andata? E' stata storica, però non possiamo portarcela sempre dietro. Domenica sarà un'altra partita e dovremo soltanto prendere da quella sfida il fatto di essere forti. La nazionale? Penso sempre a far bene il mio lavoro ma poi tutto dipenderà dall'allenatore. Ha un gruppo già chiuso e magari porterà coloro che hanno già vinto la Confederations Cup. Però se poi verrò convocato, realizzerò il mio sogno. Cosa porto dentro di me dell'andata contro al Juve? Riuscire a fare quattro gol in quindici minuti. Sentivo tutto il gruppo in campo che voleva vincere, sentivo la giusta armonia. Dobbiamo contagiarci con questo sentimento davvero importante per la squadra".
"Obiettivo terzo posto? Se vinciamo magari accorciamo la distanza con chi abbiamo davanti. Però pensiamo di partita in partita, poi penseremo alle altre. Tevez? Non mi fa paura, siamo professionisti. E' un giocatore bravo ma dovremo fare la nostra partita. La mitraglia? Lessi di quel fatto sui giornali ma non dobbiamo portare queste cose dentro di noi, perché sono negative. Non dobbiamo portare rancore. Simbolo della Juve? E' una squadra fortissima ma non saprei dire il giocatore più forte. Forse l'allenatore che è riuscito a migliorare questa squadra. Semifinale contro l'Udinese? E' stata la partita più bella per me, qui a Firenze. Spero di averne altri come quello, che rimarrà nella mia storia. Rinnovo del contratto? Pensiamo giorno dopo giorno. Sono concentrato sul campionato ma il contratto è materia di Fiorentina e mio procuratore. Io però voglio rimanere a Firenze. Cosa significa Juventus-Fiorentina? All'andata tutti credevano che eravamo morti a fine primo tempo, poi c'è stata la forza di superare questo momento difficile. Ho spiegato ai nuovi, come Anderson, il clima che si vive in città. La gente non pensa ad altro: anche lui (Anderson, ndr) è andato a fare la spesa e tutti gli chiedevano di far bene. E' molto bella questa atmosfera. Con Montella? Sono grato dell'opportunità che mi ha dato in estate, c'è un ottimo feeling tra di noi".
MATTEO DOVELLINI
twitter @MatteoDovellini
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