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Marin: “Mi manda Jovetic. Spero di ripertermi in Europa”

Il giocatore sceglie la n° 8: “Fiorentina squadra attraente. Tra due settimane tornerò ad allenermi con la squadra”

Redazione VN

Oggi è il giorno di Marko Marin. Il trequartista tedesco proveniente dal Chelsea verrà presentato a minuti ai giornalisti nella sala stampa "Manuela Righini" dello stadio Artemio Franchi.

Marko Marin ha scelto la maglia n° 8

Perché hai scelto la Fiorentina?

"Perché Firenze è molto attraente dal punto di vista calcistico e spero di dare una mano. Prima di parlare con Gomez ho parlato con Jovetic che mi ha consigliato questa città, anche lui ama Firenze. Come giocatore posso giocare in ogni ruolo dalla trequarti in su, ma mi adatterò in ogni posizione dove vorrà il mister"

Quanto mi hanno limitato gli infortuni?

"La cosa più importante adesso è evitare nuovi infortuni, dopo due anni che mi hanno limitato parecchio vorrei giocare. Spero di ripetere le due vittorie in Europa League.

Hai esordito in Bundesliga al posto di Compper, ha parlato con lui? 

"Non ho parlato con Compper, sono molto gentili con me, l'atmosfera piacevole che si respira qui è importante per raggiungere traguardi importanti. Ho seguito ultimamente il calcio italiano, ho seguito la Fiorentina l'anno scorso e spero che possa ripetersi anche in Europa"

Perché hai scelto il numero 8, maglia che ha indossato Jovetic?

"Non ho avuto motivi particolari per scegliere questo numero, era libera e Stevan mi ha dato l'ok. A lui ho fatto molto domande, sullo staff, sulla città, e anche sui fisioterapisti".

Quando vedremo il vero Marko Marin? 

"Mi sento già molto meglio, ancora non mi sono allenato con la squadra, credo che nel giro di due settimane potrò allenarmi con gli altri"

Chi conoscevi già di questa Fiorentina?

"Conoscevo già di persona Savic e Tomovic, mentre Borja Valero e Rossi per fama. Spero di poter essere utile e di trovare posto in questa squadra".

Quanto è dispiaciuto a te e Mario (Gomez) non far parte della spedizione in Brasile?

"Sono due situazioni diverse: Mario era pronto e ha sperato fino alla fine, poi non era andato. Io invece sono due anni che combatto contro gli infortuni e sapevo già di non poter far parte della squadra che ha vinto il Mondiale. Devo solo ritrovare le forze che non ho avuto negli ultimi due anni, poi come ho già potuto vedere c'è una grande atmosfera che aiuta. Sono comunque molto felice".

Che impressione ti ha fatto Montella? 

"L'ho conosciuto, è un grande allenatore. Spero di avere successi insieme a lui".

Quante lingue parli?

"Parlo serbo, un po' di spagnolo e di inglese. Ho già parlato con Tomovic e Ilicic. Posso confrontarmi meglio con i miei compagni e mi rende tutto più facile"

La somiglianza con Martin Jorgensen?

"Difficile paragonarmi a lui. Spero solo di poter dimostrare di essere il vero Marko Marin".

Qual'è il giocatore a cui ti ispiri?

"Savicevic, spero di ripercorrere le sue orme".

PIER FRANCESCO MONTALBANO