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Commisso: “Ribery? No al ricorso, accettiamo la squalifica. Stadio? Solo se a tempi e costi giusti”

Rocco Commisso parla di tutti i principali temi relativi al mondo Fiorentina

Redazione VN

Ospite negli studi di Radio Toscana, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato a 360° dell'attualità viola:

Ribery? Non faremo ricorso. Accettiamo la squalifica e andiamo avanti. Arbitri? Quando giocavo non ci andavo d'accordo (ride ndr). I tifosi mi vogliono più bene se vinciamo, fino ad oggi non ho mai vinto quando ero allo stadio. Spero che ci riusciremo domani. La squadra? Ho visto tutti ieri, erano demoralizzati: soprattutto Ribery. E' stata una brutta giornata per il risultato, le squalifiche e gli infortuni. Ho detto a Franck che gli voglio bene, che per me è lo stesso prima. I ragazzi vanno sostenuti e amati.

Tifosi? Mi vogliono bene, ogni tanto mi danno dei consigli. Firenze? Quando vado a New York non vedo l'ora di tornare qui. Qui la città è piccola, la città è bellissima ovunque. Non c'è sporcizia per la strada, mi piace questo e lo dico sempre a mia moglie.

Il mio arrivo? Mi sono stati dimostrati bei sentimenti, è stato bello. Oggi ho incontrato l'architetto Casamonti, domani spero di concludere tutta l'acquisizione dei terreni a Bagno a Ripoli. Abbiamo fatto tutto in pochi mesi, io dico sempre "fast, fast". Io voglio fare qualcosa per la Fiorentina. Siamo stati cinque ore a pianificare i campi, la palestra e gli edifici. Servono "assai" soldi (sorride ndr). Chiesa? Sì, rimane per almeno un anno: dipendeva solo da me. Sulle altre cose conta anche la politica, sullo stadio. Loro lo sanno, il prezzo non è giusto: se non si va veloce e a prezzi giusti, lo stadio non si fa. Ci deve essere un bando, non so quanto ci voglia in tempo. Mercafir? Mi hanno proposto questo spazio. Abbiamo cominciato con Campo di Marte, ma le curve non si possono abbattere. Al Franchi ci sarebbe stato molto lavoro da fare, è la storia di Firenze e avrei voluto iniziare lì. Con Pessina ci siamo rispettati lui deve decidere in base ai vincoli ed io per i tifosi e per la Fiorentina.

Tonali e Ibrahimovic? Sono sogni, non so ancora. Chiesa? Non ci abbiamo parlato, ho fatto ciò che avevo detto. Adesso si vede, sta a me e lui. Faremo ciò che è meglio per tutti. Giocatori? La leadership è importante, non contano solo i soldi. Se abbracci un giocatori, lo coccoli, le cose possono cambiare. Io non critico nessuno, voglio portare nella squadra la mentalità che ho avuto nella mia azienda per tutta la vita. A Mediacom c'è passione, i dipendenti ci sono da molti anni. Io non caccio chi sbaglia, tutti sbagliamo. Come per Ribery, lasciamolo stare. Quando si sbaglia si deve fare qualcosa, noi lo abbiamo fatto e adesso tocca agli arbitri. Joseph? No, non ha trovato la fidanzata (ride ndr). Canzone preferita? Non ne ho una, ho imparato a suonare la Calabrisella. La canzone del mio matrimonio è quella del Padrino, uscì in quell'anno. Adesso mi piace quella di Pupo, Firenze Santa Maria Novella e poi l'inno viola. Sono già venuto cinque volte in quattro mesi. Pazienza? I fiorentini devono averla con me, non io con loro. Stadio, centro sportivo, squadra: sto facendo di tutto ma devo portare qualcosa.

Lampredotto? Sì, mi piace assai. Anche la bistecca ed il pesce.

https://www.violanews.com/news-viola/ecco-quali-partite-saltera-ribery-per-squalifica/

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