Un anno fa il titolo migliore probabilmente sarebbe stato un malinconico "L'isola che non c'è". Perché quella era la realtà dei fatti in casa Fiorentina. Precisamente 365 giorni dopo, la famosa 'notte delle pernici' è soltanto un ricordo lontano e sbiadito. Tutto sembra girare alla perfezione nel favoloso meccanismo viola ed il fascino che irradia non lascia indifferenti anche i protagonisti di prima fascia. Ilicic, ad esempio, giusto per citare l'ultimo dei sedotti. Uno che per Firenze ha rifiutato Napoli (e siamo a due...), la Germania e l'Inghilterra, ovvero due oasi di benessere economico-sportivo. Ma quello che forse colpisce ancora di più è l'assoluta armonia che regna attorno e dentro alla squadra.
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L’isola felice
Guardi Milano (o Roma) e Firenze ti sembra ancora più bella
A dare ancora di più il senso della grandezza di questo idillio è la fotografia del contesto calcistico italiano inaridito da polemiche e stalli di varia natura, almeno per quanto riguarda le dirette concorrenti. Juventus a parte, infatti, al 24 luglio è quello dei musi lunghi il partito più in voga. Segretario ad honorem è senza dubbio il Milan, il cui mercato all'insegna dell'austerità inizia e finisce con i nomi di Saponara e Poli, tra i mugugni dei tifosi ed un countdown ai preliminari di Champions che segna già -27 giorni. E che dire dell'Inter ancora troppo presa dall'incerto futuro societario per occuparsi del calcio giocato?
Se Milano piange Roma certo non ride. I giallorossi, nonostante qualche buon colpo piazzato sul mercato, restano una polveriera pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Osvaldo il detonatore? Sull'altra sponda del Tevere la grana porta il nome ed cognome del capitano Stefano Mauri: il suo coinvolgimento nello scandalo Calcioscommesse potrebbe costare caro sia a lui che alla Lazio. Se la passa sicuramente meglio il Napoli, senza dimenticare però i tanti 'no' incassati dalla società di De Laurentiis (in primis quelli di Mario Gomez e Julio Cesar), i 37 milioni più 3 di bonus messi sul piatto del Real per Higuain (troppi?) ed il caso Zuniga. Insomma, davvero un bel quadretto. Mai come oggi vale il celebre verso del Sommo Poeta: non ti curar di loro ma guarda e passa.
ALESSIO CROCIANI
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