In questa estate infernale dove un clima da fine del mondo spaventa Firenze, in riva all’Arno perfino il calcio sembra un pianeta capovolto. Come un contrappasso dantesco, la Fiorentina e i suoi tifosi oggi sognano grazie alla buona medicina portata da un distinto signore portoghese, un certo Paulo Sousa che, né più né meno, era una delle facce di cartello della Juve di Marcello Lippi, una delle più detestate in Curva Fiesole e dintorni. Non solo, di quella Signora campione d’Europa Sousa era il cervello, il metronomo, l’allenatore in campo. Troppo riduttivo definirlo regista, eppure oggi è proprio da “seduto” (anche se durante le partite ci sta pochino in panchina...) che sta riscrivendo il copione interrotto dal brusco addio di Vincenzo Montella.
news viola
Libero: Firenze sogna con il contrappasso dantesco
In questa estate infernale dove un clima da fine del mondo spaventa Firenze, in riva all’Arno perfino il calcio sembra un pianeta capovolto. Come un contrappasso dantesco, la Fiorentina e …
Dire che il pelo sullo stomaco non gli manca è pacifico. Se poco più di un anno fa, l’ex milanista Allegri veniva accolto dai tifosi juventini a colpi di sputi sulla macchina, Paulo Sousa ha lasciato il sicuro Basilea, portato al trionfo nel campionato svizzero, per scoprire che a Firenze non sono stati da meno di Torino, pitturando sui muri intorno allo stadio un paio di biglietti di felicitazioni come «Gobbo di m... » e «Benvenuto all’inferno». Eppure, si sa, rotola il pallone e cambiano le cose. Soprattutto se alla prima uscita al Franchi in 30mila escono deliziati dalla vittoria sul Barcellona e se via etere, tre giorni dopo, arrivano da Londra le immagini del successo sul Chelsea di Mourinho. Ok, è calcio d’agosto, ma fa tanto bene agli abbonamenti e all’immaginazione.
Al caso invece Sousa non lascia nulla e, oltre ai pc, tablet e smartphone ormai comuni strumenti di lavoro e allenamento, impiega particolari telecamere termiche in grado di registare i dati dei calciatori che poi vengono analizzati per equilibrare al meglio i carichi di lavoro. Dopo l’exploit di Bernardeschi e aspettando Pepito Rossi, l’ex nemico juventino si è presentato davvero bene.
LIBERO
© RIPRODUZIONE RISERVATA