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Lettera aperta a JoJo, prima dell’addio

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta dall’amico Mario   Caro JoJo, non sono di quelli che si stracciano le vesti se te ne vai. Come la maggioranza dei tifosi viola. La …

Redazione VN

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta dall'amico Mario

Caro JoJo,

non sono di quelli che si stracciano le vesti se te ne vai. Come la maggioranza dei tifosi viola.

La tua partenza ci lascia del tutto indifferenti e l’arrivo di Gomez la ripaga ampiamente, specie dopo le tue ultime esibizioni. Anche “al buio”.

Però un filo di rammarico io ce l’ho. Mi sarebbe piaciuto che il nostro Top Player ce lo fossimo costruito in casa piuttosto che prenderlo “belle e fatto”.

Ma per forza non si fa nemmeno l’aceto. Il feeling, la scintilla, non è mai scattata. Eppure noi ce l’abbiamo messa tutta.

Abbiamo aspettato che maturassi, ti siamo stati vicini nei momenti bui, fino in Germania, ti abbiamo “coccolato” per un anno, vissuto attimo per attimo il tuo percorso di guarigione e osannato al rientro, dandoti, in un primo momento addirittura la fascia di capitano .

Ma, da parte tua, il feeling, la scintilla non è mai scattata.

Mi dirai che ci hai ricambiati firmando quel rinnovo che oggi ti tiene prigioniero e che ci ha consentito di programmare serenamente altre spese.

E’ vero.

Rispetto al “vile” Montolivo sei stato più corretto, ma, guarda che ti dico, in fondo in fondo in fondo al cuore forse ha sofferto più lui di te il distacco

Il tuo comportamento degli ultimi tempi e, soprattutto, l’assurda, inspiegabile, offensiva, bruciante intervista alla Gazzetta di poche settimane fa hanno cancellato qualsiasi cosa di buono tu possa aver fatto, anche se a noi hai fatto solo un gran piacere rendendo così del tutto indolore la tua partenza.

Con quella hai ottenuto solo indifferenza senza ottenere ciò che speravi.

E poi, come nelle più squallide storie, chi ti ha blandito, ammaliato, corteggiato, dopo tante belle parole ti ha scaricato come l’ultima delle cortigiane non ritenendo di investire su di te quella cifra che un Top Player che si rispetti meriterebbe.

Adesso veleggi per Manchester. Buon proseguimento. Il tuo futuro non ci interessa. Ma siamo certi che quando dalla tua cameretta vedrai solo ciminiere fumanti, cieli plumbei e orizzonti grigi, rimpiangerai il nostro Cupolone, i nostri tramonti sul Ponte Vecchio dal Piazzale, le nostre colline soleggiate, le stradine del centro, le nostre trattorie, la nostra caustica, ma spesso affettuosa ironia.

Noi, comunque vada, saremo felici. Siamo gente semplice, bubona, ma semplice.

Probabilmente lo sarai anche te, con tutti i soldi che prenderai, con le vittorie prestigiose che più probabilmente otterrai, ma ricordati che non sempre i soldi e il successo fanno la felicità.

Addio JoJo, senza affetto e senza rimpianto. Che è la cosa peggiore.

Diceva il Foscolo: sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna.

Fattelo spiegare.

MARIO TINTORI