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Pernici e Champagne, le due facce del 2012

Sconfitte cocenti e grandi soddisfazioni, la rinascita viola (COMMENTA)

Redazione VN

Pensare ad una conclusione di 2012 così scoppiettante era una una chimera per come era cominciato, ed in questo momento i tifosi viola si stanno sfregando le mani per il gioco espresso e la coesione di un gruppo pieno di qualità dentro e fuori dal campo. Un 2012 nettamente diviso in due, fatto di delusioni cocenti nella prima parte, salvo poi vedere la luce di una insperata rinascita nella seconda metà.

Il caso Montolivo, finito "nel club più prestigioso del mondo" come lui stesso aveva dichiarato, aveva corroso un ambiente già stanco per il prolungarsi della questione contrattuale, poi l'annata calcistica era  proseguita con un crescendo di brutte figure come lo 0-5 subito in casa contro la Juventus (con contestazione ad ADV) e la scazzottata Rossi-Ljajic che aveva sbattuto la Fiorentina sulle prime pagine dei giornali italiani ed esteri senza molto di cui vantarsi. Quando il nuovo corso era  appena cominciato la "Notte delle Pernici" aveva fatto ripiombare tutti i tifosi viola nello sconforto più totale.

Poi la rivoluzione portata avanti dal trio Montella-Pradè-Macia, 18 nuovi acquisti scelti per le qualità dentro ma sopratutto fuori dal campo, profili di atleti che di professione fanno i calciatori che non vadano mai sopra le righe. Nuovi idoli stanno infiammando Firenze, sopratutto Facundo Roncaglia, il nuovo supereroe in riva all'Arno, affiancato da "aiutanti" silenziosi come Borja Valero e Rodriguez, la rinascita calcistica di Toni e Aquilani e la scoperta di giovani in rampa di lancio come Savic e Neto. E l'entusiasmo ritrovato di Andrea Della Valle, con la questione Stadio forse sbloccatasi definitivamente.

E allora i dirigenti viola possono stappare un buon champagne per festeggiare la "Rinascita Viola", fatta di tiki-taka e calci piazzati quasi perfetti, qualità e solidità difensiva, e brindare ad un 2013 ricco di soddisfazioni. Il regalo più grande? L'Europa, naturalmente dalla porta principale.

PIER FRANCESCO MONTALBANO